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Palermo, inchiesta gestione beni confiscati

Palermo, inchiesta gestione beni confiscati Ispettori in Tribunale, Orlando: «Fare presto»

Il ministro auspica tempi brevi. L’Anm: «Serve trasparenza»

Di Redazione |

«L‘ispezione procede: si chiuderà in tempi stretti, nell’ordine di alcuni giorni». Lo dice il ministro della Giustizia Andrea Orlando interpellato sull’ispezione disposta per fare chiarezza sulla vicenda della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo che ha coinvolto la presidente Silvana Saguto e altri quattro magistrati.  

L’invio degli ispettori a Palermo disposto dal ministro è scattato dal 1 ottobre. «Voglio ricordare – aggiunge Orlando – che sul fronte dei beni sequestrati, il governo si è mosso prima che i fatti di Palermo emergessero e ha varato un provvedimento per mettere un tetto ai compensi degli amministratori dei beni confiscati».  

Gli incarichi di consulenza e di gestione dei beni sequestrati alla mafia vanno affidati secondo criteri di “piena trasparenza”. «La sola ipotesi che possano essere realizzate condotte meno che corrette è fonte di sconcerto e di grave turbamento nell’opinione pubblica e tra i magistrati, foriera di danni incalcolabili». Così il presidente dell’Anm Rodolfo Sabelli torna sull’inchiesta che ha coinvolto l’ex presidente delle Misure di prevenzione del tribunale di Palermo, Silvana Saguto, e altri quattro magistratiiCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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