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Giunta Crocetta, Faraone: «Baccei è garanzia per me e Renzi»

Giunta Crocetta, Faraone: «Baccei è garanzia per me e Renzi»

Di Redazione |

PALERMO – «Non voglio personalizzare nulla, ma do un significato politico alla presenza di Baccei in giunta. È arrivato a svolgere il ruolo di assessore all’Economia in Sicilia con il mandato di costruire un piano di riforme che legittimasse il fatto che si potessero chiedere risorse economiche (al governo nazionale ndr). Questo percorso è stato avviato con condizione di isolamento da parte di Baccei e questo è un dato oggettivo». Lo ha detto il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, a Palermo, per un’iniziativa sulla legge di stabilità nazionale, ai cronisti che chiedevano se nella trattativa con Roma, dopo la decisione del governatore Rosario Crocetta di azzerare la giunta, la permanenza in giunta di Alessandro Baccei sia fondamentale.  

«Ogni proposta e ogni riforma non è stata accompagnata dalle ovazioni della coalizione e del presidente della Regione – ha aggiunto – Non mi aspettavo le ovazioni, ne la ola, ma un sostegno pieno. Alessandro Baccei rappresenta la garanzia che questo percorso va avanti, sia per me che per il governo nazionale».   «Baccei non è lì per caso – ha concluso Faraone – ma per portare avanti questo ruolo. Se viene meno Baccei viene meno anche il senso del percorso da fare. Perché bisogna cambiare un uomo se si condivide quel percorso? Da Roma quel percorso lo si continua a voler portare avanti, se qui si è cambiato idea e si vuole mantenere un sistema economico di questo tipo, qualcuno lo dica e ne prendiamo atto».  

«Il presidente della Regione deve dirci che proposte di riforma intende fare lunedì al governo nazionale. Non mi interessa nè degli assessori, nè dei balletti, nè dei vertici che intende fare. Fatti suoi, faccia ciò che vuole. Mi interessa cosa propone lunedì la Sicilia al tavolo con Roma». Così il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone ai cronisti a margine di un’ iniziativa a Palermo, parlando dell’azzeramento della giunta e delle consultazioni per la formazione del nuovo esecutivo.   «Lunedì andremo a Roma a chiedere 2 miliardi di euro per coprire il buco (di bilancio ndr) per fare che? – ha continuato – Vogliono ridurre il numero delle partecipate, riorganizzare gli uffici della Regione, il servizio idrico e dei rifiuti, vogliono mettere in economie le nostre ricchezze o il tema è mantenere un sistema politico-economico di tipo assistito, vecchio fondato su un’economia di trasferimenti da cassa del Mezzogiorno?. Se Crocetta ci dice questo forse è molto più interessante del toto assessori che appassiona qualcuno ma non i cittadini».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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