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Regionali, tutti con Musumeci e ménage à trois. Brunetta: «Scatterà voto utile»

Di Lillo Miceli |

«La nostra è una coalizione compatta – ha detto Musumeci – epilogo di un percorso, lungo e faticoso, ma alla fine le decisioni sono state meditate e condivise. Il centrodestra offre ai siciliani un’ancora di speranza con una coalizione unita, compatta, responsabile e motivata». Ed ha aggiunto: «Il senso di responsabilità di ciascuno di noi è stato essenziale. Voglio ringraziare i leader di queste forze politiche, a cominciare da Gianfranco Miccichè, con il quale ho un rapporto più dolce che amaro. Abbiamo saputo trovare le ragioni che ci uniscono».

La coalizione che sosterrà Musumeci, sarà formata da Forza Italia, Autonomisti, Fratelli d’Italia, Lega-Noi con Salvini, “Diventerà Bellissima”, Energie per l’Italia, Ideasicilia, Cdu, Cantiere popolare e Udc. Una coalizione vasta che dovrà supportare il candidato alla presidenza della Regione in un campagna elettorale che si annuncia piuttosto agguerrita. Bisognerà vedere adesso se ognuno di questi partiti o movimenti sarà in grado di fare liste autonome, oppure se vi saranno accorpamenti.

Con Musumeci, Armao e Lagalla, un quarto della nuova potenziale giunta regionale, è già fatta. Altri nomi, verosimilmente, saranno resi noti nella prossime settimane. «Sarà una campagna elettorale dura – ha rilevato Armao, che presenterà liste dei “Siciliani indignati” – e saranno anni duri per rimettere in piedi un sistema regionale portato al collasso. La nostra è una prospettiva di speranza». Armao, oltre la delega di vice di presidente della Regione, avrà anche quella dell’Economia.

All’insegna dell’entusiasmo anche l’intervento di Roberto Lagalla: «Il senso di responsabilità ci porta a sposare un progetto comune che, sulla base della solidità di una coalizione, guarda al programma nell’interesse dei cittadini. Ho sentito doveroso portare il contributo di “Idea Sicilia” per un progetto per la Sicilia e fare riacquistare speranza ai siciliani». Per l’ex ministro della Difesa, Ignazio La Russa (FdI), «noi da sempre chiediamo a tutto il centrodestra di di convergere su Musumeci, abbiamo fatto un po’ fatica. Tutti hanno capito che Giorgia Meloni aveva un solo obiettivo: fare vincere il centrodestra in Sicilia e preparare un centrodestra unito e forte a livello nazionale».

Contento, ma anche stanco per l’estenuante fatica, il commissario regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, che ha definito «importantissimo il risultato ottenuto, perché oggi è difficile mettere insieme il centrodestra in Italia». Dopo i ringraziamenti di rito a Musumeci, Armao e Lagalla. il leader degli “azzurri” siciliani, ha svelato di avere chiesto a Berlusconi, «di evitare che il comunicato del raggiunto accordo fosse dato dai partiti nazionali. Volevamo essere noi a dire qual è stato il risultato della scelta fatta: ai siciliani diciamo questa è un’operazione siciliana. Stiamo proponendo una coalizione e una giunta di altissimo livello che parte da questi tre signori (Musumeci, Armao, Lagalla, ndr). Per il vice commissario di Forza Italia, Francesco Scoma, «l’unità del centrodestra, resa possibile dall’infaticabile lavoro di Gianfranco Miccichè, era l’unica risposta concreta alla soluzione dei problemi dei siciliani. Quello che ci chiedeva il nostro elettorato». Durante la breve presentazione sono intervenuti diversi leader di partito, tra cui ovviamente Saverio Romano per Cantiere Popolare.

Non si esclude che al centrodestra possano approdare alcuni esponenti di Alternativa popolare. «Chi vuole stare con noi – ha osservato Musumeci – deve essere alternativo al Pd e persona per bene».

«In Sicilia gli ultimissimi sondaggi danno il centrodestra avanti, e non di poco, rispetto al Movimento 5 Stelle, e buon terzo il Partito democratico, dilaniato al proprio interno e con una grande concorrenza alla sua sinistra. Questa è la buona notizia: il centrodestra unito vince in Sicilia e il centrodestra unito vince in Italia. Questo lo vado dicendo da anni». E’ quanto invece ha dichiarato oggi Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, intervistato da TgCom24. «Il centrodestra – ha aggiunto – vince con qualsiasi legge elettorale: con il Consultellum, con il Rosatellum, con il Mattarellum, vince con il sistema tedesco. Il centrodestra unito vince. Unito come lo è stato a Genova, in Liguria, in Lombardia, in Veneto. Unito come lo è dal ’94, da quando l’ha voluto Berlusconi. Da allora abbiamo sempre vinto e quando abbiamo perso, di pochissimo, è successo perché eravamo divisi. Non faremo più questo errore». «Ci prepariamo ad una grande vittoria in Sicilia, – conclude Brunetta – dove scatterà il voto utile: i siciliani non potranno fare altro che votare per noi, perché votare per il M5S sarebbe un suicidio. Così come gli italiani voteranno per noi, con un voto utile, in febbraio-marzo-aprile, quando si voterà nel 2018. Dando a noi il voto, oltre il 40% e relegando il Pd a terzo partito del panorama italiano». 

Per il segretario del Pd, Raciti, «il quadretto proposto nella mattinata di ieri odora di muffa. Ma la vecchia Sicilia non tornerà. Evitino di gongolare».

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