Quirinale, la settima votazione verso fumata nera
Salvini sembra essersi convinto che è necessario un accordo tra i partiti che sostengono il governo per arrivare ad eleggere il Capo dello Stato
La notte non ha portato consiglio e la settima votazione per l’elezione del Quirinale, cominciata alle 9,30, va verso la fumata nera con la gran parte dei partiti di maggioranza che, dopo non aver partecipato alla prima chiama, si asterranno alla seconda, a parte Iv e Leu che lasciano la scheda in bianco. Ma Matteo Salvini sembra essersi convinto che è necessario un accordo tra i partiti che sostengono il governo per arrivare ad eleggere il presidente della Repubblica.
Un vertice tra i big era previsto prima dell’avvio della votazione ma poi è stato aggiornato. «Conte non c'era» fa sapere Matteo Renzi in Transatlantico. Fonti M5s fanno sapere che «il presidente Conte e gli altri leader hanno convenuto di aggiornare più tardi in mattinata il vertice di maggioranza». Si aspetta quindi la pausa tra la settima e l’ottava votazione per vedere se si riesce a chiudere un accordo in giornata ma nulla è scontato.