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Taglio stipendi all’Ars, sindacati divisi presentano tre controproposte

Di Redazione |

PALERMO – Sono tre gli orientamenti delle sette sigle sindacali dei dipendenti dell’Assemblea regionale siciliana, che stamattina hanno presentato le loro proposte al presidente del Collegio dei questori Giorgio Assenza, delegato a trattare con i rappresentanti dei lavoratori sulla proposta di reintroduzione dei tetti agli stipendi del personale di Palazzo dei Normanni.

Alcuni sindacati concordano con la proposta dell’amministrazione di ripristinare i tetti per i dirigenti e i sottotetti per le altre carriere dell’Ars previsti dalla norma scaduta il 31 dicembre; altri chiedono di non considerare nel computo dello stipendio le indennità variabili di funzione e mansione. Infine, la terza proposta è di aspettare che sulla questione dei tagli si pronuncino il Senato e la Camera.

«All’incontro hanno partecipato tutte le sigle e siamo soddisfatti, perché quasi tutti i sindacati concordano con noi nella necessità di reintrodurre i tetti – spiega Assenza – Esamineremo le proposte della controparte».

Durante l’ultima riunione, l’ufficio di presidenza dell’Ars, presieduto da Gianfranco Miccichè, aveva proposto ai rappresentanti sindacali di ripristinare per il prossimo triennio, 2018-2020, i tagli e i tetti degli stipendi scaduti alla fine dell’anno. Il prossimo incontro è previsto per il 7 febbraio alle 11. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA