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Ragusa, la pasionaria ex grillina convertita alla Lega: «Solo Salvini ci può salvare»

Di Mario Barresi |

Catania. Paralipomeni della metempsicosi. Sì, perché lei aveva già visto tutto. Prima degli altri. Ed è talmente “avanti” che, proprio nel giorno in cui a Roma si esternava l’asse Di Maio-Salvini, lei ufficializzava la sua scelta di campo. Attesa, preannunciata. Ma comunque dirompente.

Manuela Nicita, consigliera comunale di Ragusa eletta cinque anni fa con il M5S, aderisce alla Lega.

Un fatto locale? Forse. Eppure, quando in Sicilia molti (anche negli altri partiti del centrodestra) strizzano l’occhio alla Lega “senza Nord”, quello di Nicita è un passaggio simbolico. È la consigliera leghista del capoluogo più a Sud d’Italia. Son soddisfazioni. E infatti il segretario regionale, Angelo Attaguile, ha celebrato il nuovo acquisto in una conferenza stampa a Catania.

Quello di Nicita non è un repentino salto della quaglia, perché l’addio al Movimento risale a un anno dopo la sua elezione con 71 voti. Lei, casalinga, entra in politica nel 2013 quasi per caso: «Fui eletta grazie al premio di maggioranza, senza cercare un voto. Il sindaco Piccitto doveva chiudere la lista, cercavano una donna e mi chiesero il favore», racconta a MeridioNews. Poi lo strappo: «Mi sono sentita truffata – ci ricorda – perché il programma è rimasto sulla carta. Per non parlare di trasparenza e tagli alla politica: raffica di assunzioni e consulenze…».

Addio grillini, dunque. Abbracciando la causa politica del movimento civico Lab 2.0, guidato dall’altra “pasionaria” iblea, Sonia Migliore. «E da qui per me è cominciato un massacro sui media e sui social. Pensi che sono pure finita nel gruppo WhatsApp nel quale i capi della comunicazione del Movimento lanciavano le campagne contro alcuni nemici». Del resto, ammette, «non sono una che passa inosservata». Bella e sanguigna, passionale e sfrontata, assurge alle cronache nazionali per il gesto dell’ombrello rivolto al sindaco in un’infuocata seduta consiliare; il video sul web viene visto da centinaia di migliaia di utenti, Nicita chiede scusa alla città «sperando che i ragusani vogliano andare oltre questa mia sciocca caduta di stile». Non si pente, a tutt’oggi, dell’altro video – anch’esso diventato virale – in cui contesta il Dup (Documento unico di programmazione) dei grillini mostrando un foglio con un simbolo fallico, «disegnato come quelli nei bagni pubblici», per testimoniare «l’inconsistenza amministrativa» del M5S.

Nell’ultimo anno lascia Lab 2.0, per «percorrere una strada autonoma». Alle Regionali l’endorsement per un voto disgiunto. Pittoresco ma vincente. «Sostengo i due Nello e me ne vanto». Musumeci presidente di centrodestra, l’ex sindaco Dipasquale in lista col Pd. Entrambi eletti, «perché io capisco cosa vuole la gente». Con la stessa lungimiranza, alla vigilia delle Politiche, nel suo profilo Fb spunta il simbolo del Carroccio. «Era la risposta a decine di persone che mi chiedevano per chi votare». E Manuela aveva scelto. «Prima delle elezioni, quindi non sono saltata sul carro del vincitore». Contattata da un misterioso emissario leghista, poco dopo il passaggio è cosa fatta. «Salvini non l’ho mai visto né sentito, il suo è l’unico programma che può rilanciare la Sicilia». Consigli a Matteo per guardarsi le spalle dai grillini? «Nessuno, lui sa cosa fare. Mi sta pure bene che facciano il governo assieme. Il popolo ha parlato chiaro: i vincitori sono Lega e 5stelle. Ma Salvini è l’unica speranza che abbiamo».

Ancora non ha deciso se ricandidarsi. Vive giorni difficili. «Vengo infangata con violenza. Ma io sono una tosta, non mi arrendo». Infatti, la domenica delle Palme, ai suoi «affezionati diffamatori» scrive: «Oggi è il giorno ideale “pi farivi strabbiniririvi”». Eppure, sempre in punta di social, un’amara citazione di Daniel Keyes: «Non so che cosa sia peggio: non sapere chi sei ed essere felice, o diventare quello che hai sempre voluto essere ed essere da solo». È il triste destino della neo-leghista che ha sconfessato il credo grillino.

Twitter: @MarioBarresiCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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