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Caso Cannes, la exit strategy di Schifani: pronta la staffetta tra Amata e Scarpinato

Il presidente prepara un mini rimpasto dopo gli imbarazzi per lo scandalo dei 3,7 milioni destinati ad una società lussemburghese per alcuni servizi durante il festival del cinema 

20 Gennaio 2023, 07:51

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Si va dunque verso la staffetta. Il cambio di deleghe in casa Fdi, all’interno della squadra di governo regionale, tra Elvira Amata, oggi assessore ai Beni culturali e Francesco Scarpinato, responsabile della delega del Turismo, prende sempre più quota come l’exit strategy in grado di riallineare tutti gli elementi utili a ricomporre il quadro dopo le polemiche scaturite dal “Caso Cannes”. 

«La giunta regionale non è mai stata litigiosa. Mai. C'è la volontà di lavorare bene e continueremo in questo percorso per i grandi appuntamenti che ci aspettano su sanità, Pnrr, infrastrutture, aeroporti, abbattimento delle liste di attesa e semplificazione amministrativa». Così a Palazzo d’Orléans, a Palermo, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, per la presentazione alla stampa con l’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale, Mimmo Turano, dei nuovi investimenti per prevenire il rischio sismico nelle scuole. 

«Schifani, non cambi idea, cambi l'assessore. Il gioco delle tre carte che, secondo la stampa, starebbe preparando, è una clamorosa presa in giro ai siciliani e a se stesso. Se Scarpinato è responsabile dell’affaire Cannes, allora è inidoneo per qualsiasi casella della sua giunta, spostarlo non gli salverebbe la faccia, dimostrerebbe solo la sua debolezza e la sua grande, pericolosa subalternità a FdI» ha detto il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca in relazione a un possibile scambio di deleghe interno alla giunta in risposta al caso Cannes.

«In assenza di un passo indietro di Scarpinato - continua Antonio Luca - ci saremmo aspettati un autoritario intervento di Schifani con il ritiro della delega all’assessore finito nella bufera, ma, evidentemente, il presidente della Regione ha le mani legate e non può farlo, oppure è vero ciò che ha detto Manlio Messina e il vero responsabile di tutto è proprio Schifani. Entrambi i casi non depongono certo bene per il futuro della Sicilia. Schifani - conclude Antonio De Luca - faccia pure le sue scelte, o comunque quelle che gli permette FdI, noi andiamo avanti. La nostra mozione di censura contro Scarpinato resta in piedi e, anzi, faremo di tutto per portarla in aula prima possibile». 
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