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Cuffaro a Miccichè: «La rottamazione? Non ci riguarda, la Nuova Dc è un partito giovane»

Il segretario risponde alle dichiarazioni rese dall'ex commissario regionale di Fi

27 Aprile 2023, 21:00

Totò Cuffaro, leader di Nuova Dc

Totò Cuffaro

Non l’ha presa bene il leader della Nuova Dc in Sicilia Salvatore Cuffaro, la teoria della rottamazione, sostenuta dall’ex presidente dell’Ars Gianfranco Micciché nell’intervista a La Sicilia. «L’idea vincente- aveva detto l’ex leader di Fi in Sicilia - è lo spirito rottamatore di Renzi più la visione di Craxi» e su Cuffaro aveva sottolineato «ora il mio amico Totò sta reclutando pure quelli di 90 anni purché abbiano i voti». Secco e asciutto ha replicato così lo stesso Cuffaro «I tempi per la situazione del laboratorio centrista sono ‘in fieri’, i processi in politica sono lenti, ma alla fine arrivano. Vorrei però rassicurare l'onorevole Miccichè sull'attenzione che la Democrazia Cristiana pone sul tema dei diritti umani e civili, perché l'unica fatwa che ci vantiamo di subire è quella di Sturzo, De Gasperi, Aldisio, Moro e dei molti altri democristiani che hanno fatto la storia d'Italia».

Il concetto di circolazione delle elite nella rappresentanza, secondo l’ex governatore siciliano è insito nei processi di slezione del consenso «a rottamazione la fa la politica e alla Dc 2.0 non serve perché la classe dirigente che vanta la Democrazia Cristiana è giovane e donna così come l'ho immaginata e l'abbiamo voluta, senza nessun ripensamento, mai - aggiunge - La differenza è che molti la immaginano e basta, noi della Dc, invece, abbiamo concretizzato il sogno di vedere rinascere la Democrazia Cristiana, l'abbiamo rimessa nella scheda elettorale e i cittadini ci hanno votato perché si sono riconosciuti in un partito di valori e di ideali che per noi non sono negoziabili».

Nella lunga dichiarazione rilasciata all‘AdnKronos completa poi la sua articolata riflessione. «Non mi pare - prosegue -che la Dc abbia reclutato novantenni come candidati, cosa diversa che siano tornati al voto tanti delusi e abbiano scelto di votare Dc. Unico vintage sono io e rimasto analogico, ma la nostra Dc è decisamente digitale e sogna un processo di cambiamento organizzativo, economico, sociale, creativo abilitato dall'adozione e dallo sviluppo delle tecnologie digitali, guarda alla transizione ecologica, al rispetto dell'ambiente ed è pronta ad affrontare tutte le sfide sul processo di Digital transformation adeguato al tempo dei nostri ragazzi. La Dc è sempre Balena, ma verde e digitale è pur sempre umana e valoriale». Stando così le cose la giovane Balena non sventola bandiera bianca.