Ecco le dichiarazioni dei redditi dei parlamentari: Matteo Renzi il più ricco, poi Renzo Piano e Giulio Tremonti
LA classifica dei i "paperoni" di Camera e Senato: ma è provvisoria, mancano ancora gli imponibili di Antonio Angelucci e Giulia Bongiorno
Tra le dichiarazioni dei redditi 2023 dei parlamentari italiani spicca quella del leader di Italia viva Matteo Renzi che, con un reddito imponibile di 3.187.769 euro, è tra i "paperoni" di Camera e Senato. Dopo di lui il senatore a vita e archistar Renzo Piano, il quale nel 2021 aveva un reddito di 6,3 milioni di euro, ma per lo scorso anno è sceso a 2,9 milioni. Al terzo posto, invece, l'ex ministro Giulio Tremonti, esponente di FdI, che dagli 1,6 milioni del 2021 è invece salito a 2,6 milioni nel 2022.
La graduatoria, almeno ai vertici, è però ancora provvisoria: mancano infatti le dichiarazioni di Antonio Angelucci (imprenditore nel settore della Sanità ed editore di Libero, il Giornale e Il Tempo), che lo scorso anno aveva dichiarato oltre 4 milioni e mezzo - e che se il reddito fosse confermato salirebbe al primo posto scalzando Renzi - e di Giulia Bongiorno, avvocato, che lo scorso anno dichiarava poco meno di 3 milioni di euro, ma che potrebbe aver aumentato il suo reddito annuale.
Tra i parlamentari più ricchi spiccano anche il nome di Claudio Lotito, presidente della Lazio, che dichiara 1 milione e 112mila euro, del ministro della Difesa Guido Crosetto (900mila euro) e del ministro del Turismo Daniela Santanché (298.368 euro).
La presidente del Consiglio e capo politico di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha, invece un imponibile di 284.798 euro; la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein di 94.725.
Sempre comparando i redditi imponibili dichiarati nell’anno in corso, tra Camera e Senato, il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, si attesta a quota 95.384 euro; i leader dell’Alleanza Verdi Sinistra, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, rispettivamente, a 98.539 euro e a 80.967 euro.
La dichiarazione dei redditi del capo politico di Forza Italia, il vicepremier Antonio Tajani, sul sito della Camera per ora è ferma al 2022, come pure quella del segretario di Più Europa Riccardo Magi e del presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. Quest’ultimo, però, è intervenuto sul tema in giornata rispondendo con una battuta, in radio, a chi gli chiedeva come fosse messo a reddito rispetto a Matteo Renzi: «Molto peggio».