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Elezioni, la maggioranza si spacca in Commissione: bocciato l'emendamento della Lega sul terzo mandato

Si sono espressi contro la proposta leghista Fratelli d’Italia e Forza Italia sostenuti da Pd, M5s, Avs

Redazione La Sicilia

22 Febbraio 2024, 14:15

COMM.-1-AFFARI-COSTITUZIONALI

Respinto l’emendamento della Lega al dl elezioni sul terzo mandato per i governatori delle regioni. In commissione Affari costituzionali, dove il provvedimento è all’esame, si sono espressi contro la proposta di modifica leghista, Fratelli d’Italia e Forza Italia sostenuti da Pd, M5s, Avs. A sostegno della Lega ha votato Italia viva. Azione non ha partecipato al voto. In tutto ci sono stati 4 voti favorevoli,
16 contrari, un astensione e un non ha partecipato.

I quattro voti favorevoli all’emendamento sul terzo mandato per i governatori presentato dai leghisti al dl elezioni appartengono a Lega e Italia viva, mentre i 16 contrari sono di Fdi, Fi, Udc, Pd, M5S, Avs, un astenuto è di Svp mentre Azione non ha partecipato.

«Nonostante il voto contrario della commissione Affari costituzionali in Senato sull'emendamento per il terzo mandato dei governatori di Regione per noi la partita non è chiusa - ha detto il senatore veneto della Lega Paolo Tosato, vicepresidente della commissione Affari costituzionali -. Continuiamo a ritenere che la scelta o la bocciatura di un rappresentante del popolo, ad ogni livello, debba passare dal voto dei cittadini e non da una decisione dei partiti. Uno, due, tre, quattro mandati. Qual è il criterio oggettivo per stabilire quale sia la scelta giusta? Nessuno. Noi ci fidiamo dell’unico giudizio che conta in democrazia: il voto popolare. In particolare in Veneto, siamo convinti che anche gli elettori di Fratelli d’Italia e Forza Italia siano con noi. È un peccato che i vertici dei loro partiti abbiano manifestato, invece, la loro contrarietà. Per questo motivo, ripresenteremo le nostre proposte e cercheremo di convincere i nostri alleati di maggioranza a rivedere le loro posizioni. Apprezziamo, infine, che il Governo non abbia espresso parere contrario al nostro emendamento».