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Decreto sicurezza e disobbedienza dei sindaci, Salvini avverte: «Legge approvata e firmata»

Di Redazione |

ROMA – «Alcuni sindaci del Pd annunciano che non applicheranno il Decreto Sicurezza, alla faccia dei mille problemi che hanno i loro concittadini. Ricordo a questi sindaci di sinistra che il Decreto Sicurezza, una legge di buon senso e civiltà, è stato approvato da Governo e Parlamento, e firmato dal Presidente della Repubblica. Prima dobbiamo pensare ai milioni di Italiani poveri e disoccupati, difendendoli dai troppi reati commessi da immigrati clandestini, poi salveremo anche il resto del mondo». Così su Facebook il ministro dell’Interno Salvini avverte i sindaci che hanno manifestato l’intenzione di disobbedire al cosiddetto decreto sicurezza. 

«Non farò mai azioni di forza, saranno gli elettori a giudicare l’operato dei sindaci». Ma questi ultimi – ha poi detto Salvini in una intervista al Gr1 – «ne risponderanno personalmente, legalmente, civilmente, perché è una legge dello Stato che mette ordine e mette regole. Sono curioso di capire se rinunceranno anche ai poteri straordinari previsti dal decreto che tanti sindaci hanno apprezzato».  

«Il decreto sicurezza è legge e si occupa anche di antimafia. Questi sindaci non gradiscono che abbiamo raddoppiato il personale per l’agenzia dei beni confiscati alla mafia, è contro l’abusivismo, dà più soldi e poteri alle forze dell’ordine e altro. Qualche sindaco non lo applicherà? Mi dispiace per le loro città», ha aggiunto il ministro nella diretta Fb.

E rivolgendosi al sindaco di Palermo aggiunge: «Orlando vuoi disobbedire? Disobbedisci, non ti mando l’esercito, non ti mando  la polizia o i carabinieri, mi spiace solo per i tuoi concittadini che da stamattina mi stanno intasando la casella mail dicendo “con tutti i problemi che abbiamo a Palermo piuttosto che a Napoli abbiamo dei sindaci che si occupano dell’immigrazione clandestina”».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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