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Per la Tav ora si evoca il referendum E per il Ponte sullo Stretto di Messina?

Di Redazione |

Sale di tono il dibattito sulla Tav e sulle indiscrezioni secondo cui la commissione insediata dal governo gialloverde che dovrebbe esprimersi sui costi e sui benefici sia in procinto di bocciarla. Una questione sulla quale il governo è diviso con i pentastellati da sempre orientati a dire di no e i leghisti invece a favore senza se e senza ma. E’ di queste ore la dichiarazione del vice premier Matteo Salvini che ha evocato un referendum sulla questione. «Io – ha detto a Rtl102.5 il ministro dell’Interno – sono a favore, l’ho sempre detto che se c’è un’opera a metà è bene finirla, vediamo i tecnici che numeri ci portano in dote. Se chiedessero un referendum con un governo che si basa sulla partecipazione diretta, sulla democrazia e sull’ascolto dei cittadini, nessuno vorrebbe e potrebbe fermare la richiesta di referendum ovviamente”.

L’idea del referendum era stata evocata anche nel 2015 da «MuovitItalia», una costola di Forza Italia che si preparava alle elezioni regionali. E l’allora deputato catanese Vincenzo Gibiino aveva annunciato una proposta di referendum popolare sul Ponte sullo Stretto che Forza Italia avrebbe dovuto presentare all’Ars. Poi non se ne è fatto più nulla.

Eppure tra Tav e Ponte sullo stretto sono moltissime le similitudini: fanno parte dei corridoi europei e soprattutto si sono già spesi molti milioni sia per l’una che per l’altra. Basti pensare alle richieste di risarcimento per quasi un miliardo che l’Impregilo, la società che avrebbe dovuto costruirlo, ha chiesto allo Stato dopo lo stop.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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