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Manovra, Musumeci riunisce i suoi a Pergusa prima del “match” in Aula

Di Giuseppe Bianca |

Palermo – Una giornata, quella di oggi, in versione “full immersion” per discutere su alcuni degli aspetti più importanti dell’attività di governo di quest’ultimo periodo senza tralasciare la quadra sui documenti finanziari, da un lato la legge di stabilità regionale, carica di emendamenti, e dall’altro il ddl collegato a quest’ultima. Nello Musumeci raduna a Pergusa la sua squadra di governo per un confronto su questi temi, a partire proprio dal disegno di legge collegato alla Finanziaria regionale, ma anche per portare avanti una sintesi complessiva di ciò che è stato fatto recentemente e della prospettiva da raggiungere nel medio periodo. Un modo per ascoltare, filtrare e posizionare eventuali aggiustamenti.

Una giornata di “ritiro”, come già in passato aveva fatto il governatore siciliano che avverte il bisogno di sviluppare una dimensione corale, complessiva, politica, di raccordo e anche di indirizzo del suo esecutivo, anche in momenti come questo, ovvero a ridosso dell’approvazione della manovra, con l’Ars chiamata, nella prossima settimana, a recuperare lo stallo di un’intera settimana. Tecnicamente non dovrebbe essere una seduta di giunta con delibera finale da approvare, ma lo stesso Musumeci, nei giorni scorsi, aveva dato incarico all’assessore Toto Cordaro di coordinare le esigenze comuni ai diversi gruppi politici della coalizione che sostiene l’esecutivo, anche per trovare un eventuale spazio all’interno del disegno di legge che viaggerà, asincronico ma parallelo alla Finanziaria. Niente contemporaneità di tempi per la trattazione delle due proposte, ma neanche un via libera incondizionato dall’Aula per la Finanziaria al “buio” sulla seconda proposta economica del governo.

Di certo la riunione di Pergusa che ancora non è fintia sta impegnando a lungo la giunta Musumeci. Un lavoro complicato anche perché bisogna fare quadrare i conti; la coperta è corta, il budget a disposizione della Regione, a valere sui fondi globali, è limitato anche se di numeri l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, in questo momento non ha voluto parlare perché la partita oltre che finanziaria è politica. Del resto, la scelta per il governo non è semplice: utilizzare l’intero budget per le norme del “collegato”, anche se non è ancora chiaro l’ammontare dei finanziamenti che servirebbero perché le istanze parlamentari sono tante, oppure riservare un «tesoretto» per altre leggi di spesa che potrebbero essere varate nel corso dell’anno.  

Rimangono fuori dal collegato comunque le riforme dell’Esa (Ente sviluppo agricolo) e degli Iacp (Istituti autonomi case popolari). Verranno affidate, è questa la volontà politica che torna a un anno esatto di distanza, a norme di settore che avranno una vita e un percorso autonomi. L’analogia invece con lo scorso anno riguarderà la proposta di mettere insieme l’Istituto zootecnico e l’Istituto per l’incremento ippico, una fusione che sfumò ad aprile scorso. Potrebbe trovare spazio inoltre anche una norma “ad hoc” in grado di modificare il Codice degli appalti, in riferimento al criterio di aggiudicazione. La Regione è già in possesso di un dispositivo analogo, preso in considerazione in passato e che per diversi motivi non ha potuto spiegare la sua efficacia, adesso un rafforzamento di facilitazione dei meccanismi in questa direzione, verrebbe portato avanti dallo stesso assessore a Infrastrutture e mobilità Marco Falcone.

Intanto sulla legge di stabilità regionale è arrivata la consueta pioggia di emendamenti. Tra questi anche alcuni presentati dal governo come nel caso dell’assessore al Territorio, Cordaro, che propone un ampliamento delle competenze e della dotazione (49 milioni di euro) per l’Arpa (agenzia regionale per l’Ambiente) estendendo anche la competenza al controllo delle acque di balneazione e 5 milioni di euro in più per il fondo incendi.

Tra le proposte di emendamenti anche quella di stanziare 7,6 milioni di euro per i disabili gravissimi e alimentare fino a un milione di euro il fondo per prevenire il cyberbullismo e la pedopornografia. Il Partito Democratico, che ha annunciato barricate per i tagli ai teatri siciliani, scende i campo per difendere i territori. Presentato da Giuseppe Lupo un emendamento per un contributo di 150mila euro alla Fondazione Mandralisca di Cefalù.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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