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L'autonomia differenziata e i dubbi di Renato Schifani: «E' una scommessa, no ad un'Italia a due velocità»

L'intervento del presidente della Regione a Bellaria Igea Marina alla Festa nazionale di Forza Italia giovani

Redazione La Sicilia

07 Settembre 2024, 17:38

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«L'autonomia differenziata è una scommessa. Mi si contesta, da parte di qualcuno, di essere stato troppo morbido, da uomo del Sud, nel contestare il pericolo di un’Italia a due velocità. Io a questo qualcuno vorrei ricordare che quando ero presidente del Senato, girando l’Italia lanciavo una preoccupazione, non un appello, sul fatto che non si realizzasse mai il modello a due velocità tra Nord e Sud. Registravo questa differenza, perché c'è».

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, intervenendo a Bellaria Igea Marina alla Festa nazionale di Forza Italia giovani.

«Il dibattito è aperto - prosegue - mi sono confrontato più volte con Antonio Tajani sull'osservatorio di controllo sull'attuazione di questa riforma, sull'individuazione dei Livelli essenziali di prestazione, prima ancora che si realizzino accordi tra Governo e singole regioni. Vigileremo, ma attenzione, vigileremo affinché non ci sia un’Italia a due velocità, perché non interessa a nessuno, né al Nord e né al Sud. Se cresce il Sud cresce l’intero paese».

La carezza a Tajani

«Oggi FI ha superato un momento di crisi, con la guida di Antonio Tajani ha superato felicemente lo scoglio delle Europee. Abbiamo lavorato tutti per questo obiettivo e lo abbiamo fatto senza risparmiarci». Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, intervenendo a Bellaria Igea Marina ad Azzurra libertà, la festa nazionale di Forza Italia giovani. "Quel 23% - prosegue - è il frutto di una politica che ha lavorato per ampliare il consenso e per aprirci, così come abbiamo sempre detto dopo la scomparsa di Berlusconi»

Il ricordo di Berlusconi

«Oggi si respira un’area di continuità di quello che era l’entusiasmo che raccoglievamo io e Antonio Tajani e gli altri quando c'era Berlusconi. Questo dà il senso di un progetto che noi siamo tenuti a trasmettere a più giovani sul tema dei valori. L'espressione tipica di Silvio Berlusconi - aggiunge il governatore - la parola magica, era quella della "libertà". In quella parola c'è tutto. C'è la prima parte della costituzione e c'è il concetto di una società per la quale ci siamo sempre battuti e voi vi continuerete a battere. Libertà in una giustizia giusta, libertà da un’oppressione fiscale».

Forza Italia non è un taxi

«Abbiamo ampliato la nostra base in Sicilia, anche con una politica di apertura, realizzata con la condivisione di Antonio. Abbiamo posto, sullo stesso tetto elettorale, anche quei partiti territoriali caratterizzati da protagonisti che avevano i valori del Partito popolare europeo, ecco perché non abbiamo imbarcato come un taxi coloro i quali volevano unirsi a Forza Italia» ha spiegato Schifani.

Ius scholae

«Silvio Berlusconi, sui valori e sui diritti civili, ci ha sempre lasciato libertà di coscienza. Mi diceva sempre di votare secondo coscienza, perché sui diritti della persona, sui diritti dei minori, sui diritti civili, non ci sono barriere» ha detto Schifani parlando del tema dello Ius Scholae, che lega l’acquisizione della cittadinanza italiana al compimento di un ciclo di studi.
«Da presidente del Senato - prosegue - giravo le scuole d’Italia. Tanti ragazzi di colore frequentavano le scuole elementari e le scuole medie sbandierando bandierine italiane, pur non essendo ancora italiani. Antonio ha aperto un tema, interpretando quello che è stato ed era il pensiero del presidente. Qualcuno ha cercato di mettere zizzania, sostenendo che non era il pensiero del presidente, per fortuna poi è stato trovato un video che ufficializza il pensiero di Berlusconi».