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Il premier Conte: «La Tav? Più strategica la Statale 640»

Di Redazione |

Roma – «Martedì sarò in Sicilia con il ministro Toninelli per sbloccare un cantiere altrettanto strategico per l’Italia, se non di più, come la Statale 640 Agrigento-Caltanissetta, e saremo anche in un altro cantiere al Nord».

Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte, in un punto stampa al termine dell’inaugurazione dello stabilimento Fincantieri Infrastructure. «Capisco che tutta l’opinione pubblica si è concentrata sul Tav, ho anticipato che lavoreremo sul dossier e avrò un’interlocuzione con la Francia e la Commissione Ue per approfondire le criticità emerse, ma quello che questo dibattito legittimo rischia di offuscare e l’azione del governo è il fatto che l’Italia ha bisogno d’investimenti», ha aggiunto il Presidente del Consiglio, sottolineando che «d’ora in poi come lavoreremo a Palazzo Chigi, con le task force e le cabine di regia, lavoreremo operativamente cantiere su cantiere per verificare come sbloccare i cantieri. L’Italia ha bisogno di questo».

«E’ un’opera che, una volta ultimata sarà un’infrastruttura di collegamento indispensabile con le principali direttrici regionali, per la quale è trascorso ormai un ventennio dalla convenzione con Anas». Lo afferma il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, a proposito della visita domani del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte con il ministro Toninelli per la riapertura dei cantieri della strada Agrigento-Caltanissetta. «Ci serve sin da allora per far uscire da una marginalità socio-economica e geografica l’area centro-meridionale dell’Isola: una realtà territoriale che registra apprezzabili segnali di vivacità imprenditoriale e che potrebbe ancor più crescere quando saranno garantite adeguate condizioni infrastrutturali. – aggiunge – Per tale ragione era partita da Agrigento la protesta di 42 sindaci per lo sblocco di questo, come dell’altro importante cantiere della Agrigento-Palermo sul quale riversiamo da tempo le medesime attese». «Mentre c’è una parte d’Italia che dibatte dell’alta velocità o di strade a tre e quattro corsie, – osserva – qui si attende da anni che l’indispensabile diventi realtà e di propositi e di annunci ne abbiamo sentiti davvero tanti. Questa sia l’ultima riapertura e si dia finalmente addio a semafori, interruzioni, deviazioni, perché la pazienza dei siciliani è stata messa duramente alla prova». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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