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Europee: il M5s lancia in orbita Chiara Cocchiara l’astronauta di Gela

Di Mario Barresi |

CATANIA – A Gela, nei corridoi del liceo classico “Eschilo”, l’aneddoto è già diventato leggenda. E narra di quella volta che un’alunna sedicenne, dopo che la docente di Lettere ebbe letto in classe Astolfo sulla luna di Ariosto, si accarezzò una ciocca dei suoi ricci e disse: «Prof, le prometto che un giorno io la porterò sulla luna. Ma lei mi deve aiutare: io il medico non lo voglio fare, per favore convinca i miei…». E così fu. Con buona pace di papà Cristoforo Cocchiara e di mamma Anna Armenio, entrambi stimati pediatri gelesi.

Quella ragazzina – dopo tre lauree specialistiche in Italia, Francia e Svezia – oggi fa l’ingegnere aerospaziale. Si chiama Chiara Cocchiara e nel 2017 Forbes la inserì fra gli under 30 più influenti al mondo. Da Gela è andata via da un pezzo, più di dieci anni fa, anche se torna spesso. Lavora a Darmstadt, in Germania, all’Eumetsat (l’organizzazione europea per il controllo dei satelliti meteorologici), come system engineer. «Ma il mio sogno è di diventare un astronauta», confessava a l’Espresso in un diario sul suo «Natale su Marte» – unico europeo e unico ingegnere in un progetto Nasa di simulazione della vita sul “pianeta rosso” organizzato nel deserto dello Utah – in cui raccontò di essere riuscita a fare la pizza, col pomodoro disidratato, a 4.000 mila metri d’altezza.

E ora Chiara sarà chiamata a un’altra missione “spaziale”: far decollare la lista del M5S (in calo costante nei sondaggi) in Sicilia. Sarebbe Cocchiara, secondo rumors romani molto accreditati, la «donna d’eccellenza» scelta da Luigi Di Maio come capolista per la circoscrizione Isole. La diretta interessata non ha ancora sciolto la riserva, pur essendo ancora fresco il successo del suoi intervento, sabato scorso a Ivrea, a “Sum”, l’evento di Davide Casaleggio su “Capire il futuro”. Nelle prossime ore l’ufficialità, a meno di ripensamenti dell’ultimo minuto.

Ma nemmeno la caratura di Cocchiara riesce a sedare la fronda grillina di Sicilia. L’establishment fa quadrato attorno all’uscente Ignazio Corrao, vincitore, seppur al fotofinish sull’ex “Iena” Dino Giarrusso, della finalissima su Rousseau. La pazza idea di Di Maio che vuole tutte donne (e tutte “aliene” rispetto al M5S) ha messo in subbuglio lo zoccolo duro dell’Isola. Tant’è che in pentola bolle un clamoroso segnale, diffuso nella base e non sgradito ai colonnelli: bocciare il nome dell’astronauta gelese nel voto finale sul portale che, fa notare qualcuno a Palermo, «prevede la conferma online degli attivisti della singola circoscrizione e non di tutti i capilista in blocco su base nazionale».

L’eurodeputato s’è tirato fuori dalla mischia, in un post in cui smorza ogni potenziale polemica con Di Maio a cui resta legatissimo. «Non è importante essere capolista, ma comportarsi da capolista», taglia corto Corrao, che, nelle chat di Ars e parlamentari nazionali, incassa il sostegno di quasi tutti i portavoce. I quali però non si espongono sui social, anche per non far innervosire il capo politico. Chi ci mette la faccia è Claudia La Rocca, ex deputata regionale a processo a Palermo per le firme false, oggi nello staff Ars di Giancarlo Cancelleri, leader piuttosto distante dall’euro-faida, perché impegnato nella Amministrative della sua Caltanissetta. «La parola comunità ha un significato positivo e completo», scrive su Facebook La Rocca. «Una comunità sa riconoscere e dare il vero merito a chi è un riferimento», dice, concludendo che «Ignazio Corrao è il mio capolista».

Il post, per la cronaca, è stato condiviso con convinzione anche da Giovanna Melodia. La quale, oltre a essere una consigliera di Alcamo, è anche l’ex fidanzata di Di Maio. Come dire: se proprio Luigi non vuole ascoltare la pancia grillina dell’Isola, che dia retta al cuore. O a ciò che ne resta.

Twitter: @MarioBarresi

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