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Santanchê: "Sono tranquilla e vado avanti, lascio se me lo chiede Meloni"

L'intervista al Corriere della Sera dopo il rinvio a giudizio per falso in bilancio

Redazione La Sicilia

18 Gennaio 2025, 09:15

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"Me lo aspettavo" ma sono "tranquilla, tranquillissima. Non sono agitata, continuo a lavorare, a fare le cose che devo fare... Stiamo parlando del niente". Perchê la Visibilia srl da lei fondata e finita al centro dell'inchiesta di Milano "non é fallita, é sul mercato e qualunque imprenditore interpellato direbbe che questa roba non esiste". Cosí in un colloquio con il Corriere della Sera la ministra del Turismo, Daniela Santanchê. "Giorgia (Meloni, ndr) non l'ho sentita, non mi ha chiamata, immagino che abbia tante cose importanti da fare...", aggiunge Santanché, sottolineando che quello che le viene attribuito é "un reato valutativo, una questione molto tecnica e tutta basata su perizie per la quale ero giá stata archiviata nel 2018" ma le sono chiare le "implicazioni politiche". "Su questo reato qua sono molto serena - prosegue -. Poi é chiaro che io sono una donna di partito, non faccio le cose a dispetto dei santi. Aspetto le valutazioni... Se il mio presidente del Consiglio dovesse chiedermi un passo indietro, di certo lo faró". "Il governo - dice ancora - si é compattato, sono usciti in mia difesa Salvini, Tajani, tutta la Lega, Forza Italia, Noi moderati e persino Renzi, che di solito ce ne fa di tutti i colori. Sono tranquilla, conosco la vicenda nel merito e so che non mi porterá a una condanna. È un processo da imprenditrice, non ha rilevanza politica". In merito alla mozione di sfiducia, dice "che la facessero pure, non mi preoccupa. Sono giá andata in aula due volte. La presidente della Sardegna Alessandra Todde sta ancora al suo posto, nonostante sia stata dichiarata decaduta".

La fiducia nella magistratura, assicura Santanché, non é mai venuta meno, nonostante presunte "stranezze" che sarebbero spuntate fuori dai fascicoli del Tribunale di Milano. "Grazie a Dio - ripete - non ho nessuna condanna, non c'é nessun fallimento, nessuna bancarotta. Vedranno i giudici, decideranno i giudici". Quanto al giudizio dei cittadini, pensa di non avere mai tradito la Costituzione: "Sono rimasta fedele al giuramento, ho sempre agito con disciplina e onore". E se in cuor suo ritiene di poter continuare a rappresentare anche all'estero la bellezza dell'Italia é perchê la falsificazione di bilanci aziendali "é un reato che in tanti Paesi nemmeno c'é e perchê mai mi é stata fatta un'accusa sulle mie funzioni di ministro". Sulla ministra del Turismo, ricorda il Corriere della Sera, pende una seconda richiesta di processo per l'ipotesi di truffa allo Stato, ma lei ribadisce: "Preoccupata? non lo sono".