"Sud chiama Nord", dalle frizioni in assemblea con il M5S alla militanza a punti
"Si tratta di un’innovazione nazionale che valorizzerà la passione politica di chi si spende per il movimento", ha spiegato Laura Castelli
Cateno De Luca, leader di SCN
Oltre 2mila persone hanno partecipato all’assemblea costituente del progetto «La Sicilia che vorrei», organizzato da Sud Chiama Nord. Ad aprire i lavori è stato il coordinatore regionale di Sud Chiama Nord, Danilo Lo Giudice, che ha ribadito la natura del movimento come forza politica vicina agli amministratori locali e ai cittadini: "Sud Chiama Nord è il partito dei sindaci e degli amministratori, di chi sta sul campo in prima linea per cambiare le cose. Cateno De Luca ha sempre lavorato per formare una classe dirigente, e io ne sono un esempio concreto. Tutto quello che abbiamo conquistato lo abbiamo ottenuto con impegno e con il sostegno dei nostri attivisti", ha detto.
Lo Giudice ha poi replicato al capogruppo del M5S all’ARS, Nuccio Di Paola che aveva invitato il fondatore De Luca a scegliere da che parte stare: «Noi non accettiamo lezioni sull'affidabilità, e soprattutto non accetteremo mai che qualcuno da Roma venga a dirci cosa dobbiamo fare».
«Caro Cateno De Luca, ai siciliani servono strade, scuole, una sanità che funziona acqua nei rubinetti. Servono tutte quelle cose essenziali che oggi mancano anche per colpa di quei governi di centro destra che oggi tu hai iniziato ad adulare. Prima bollavi Schifani come "un ologrammA", oggi lo ritieni un padre nobile. Ti presenti a questa assemblea come un leader di un contenitore politico, ma un vero leader pensa ad aggregare, mentre se la tua pattuglia di deputati all’Ars è passata da otto a tre, vuol dire che sei in difficoltà», aveva affermato il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle e vice presidente dell’Ars, Nuccio Di Paola, davanti la platea del San Paolo Palace a Palermo
La presidente di Sud Chiama Nord, Laura Castelli, ha evidenziato la solidità del movimento, nonostante le fuoriuscite di alcuni esponenti: «Chi è andato via, non ha scalfito la struttura interna di Sud Chiama Nord, anzi ci ha resi ancora più forti. Per questo oggi lanciamo la militanza a punti, un sistema che premierà l’impegno di sostenitori e dirigenti. Si tratta di un’innovazione nazionale che valorizzerà la passione politica di chi si spende per il movimento», ha spiegato. Castelli ha poi sottolineato il riconoscimento ottenuto a livello nazionale: «Oggi Sud Chiama Nord si è affermato sulla scena politica italiana, e questo è il risultato di scelte coraggiose fatte sul campo. Cateno De Luca non ha bisogno di essere "incoronato" in provetta: è già un leader di fatto, nella politica come nella professione».
«Osserviamo con interesse e rispetto il travaglio e i dibattiti interni di tutti i partiti, compreso quindi «Sud Chiama Nord». L’auspicio è che questo nuovo vostro percorso sia in direzione di una coalizione anziché verso l'altra. Non mi è mai piaciuta la «politica dei due forni», cioè quella basata sulla convenienza. La coerenza è fondamentale, pertanto ci aspettiamo da «Sud Chiama Nord» una scelta di campo declinata allo stesso modo in tutti gli ambiti istituzionali: nei singoli territori della Sicilia, all’Ars e a livello nazionale», ha detto Giorgio Assenza, capogruppo all’Ars di Fratelli d’Italia, intervenendo come ospite alla convention.