Referendum, Landini in Sicilia: «Cresce la consapevolezza degli elettori»
Il segretario della Cgil ha toccato diverse tappe tra cui Avola, nel Siracusano
Landini
«Per ottenere il risultato non è sufficiente che vincano i Sì, occorre superare il quorum, vuol dire portare a votare più 25 milioni di persone, altrimenti quelle leggi non le cambi. Io vedo la possibilità di raggiungere questo obiettivo perché vedo crescere la consapevolezza della gente che è utile andare a votare». Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, dal palco di Avola, nel Siracusano, per la manifestazione organizzata dalla Camera del lavoro di Siracusa in occasione del 55esimo anniversario dello Statuto dei lavoratori, invita a partecipare ai referendum dell’8 e del 9 giugno.
«Con i referendum non stiamo cancellando solo leggi fatte dalla destra ma stiamo cancellando anche leggi di governi che dicevano essere di sinistra o di centrosinistra. Questa è la verità - ha detto Landini - ed è sotto gli occhi di tutti. Negli ultimi 25 anni i vari governi che in questo paese ci sono stati, di destra, di sinistra, di centro, giallorossi, gialloverdi, tecnici, hanno avuto questa caratteristica. Gli attacchi ai diritti non sono venuti solo da una parte politica, io penso che ci sia stato un arretramento politico generale. Quello che è avvenuto alla fine degli anni 90 ad oggi, è stato un attacco ai diritti del lavoro dietro l’idea che la flessibilità era bella, che per poter fare crescere il Paese bisogna essere flessibili, consentendo alle imprese di agire senza vincoli sociali. E' cambiata la cultura politica che aveva portato allo Statuto dei lavoratori, secondo cui prima del mercato e dei profitti venivano i diritti, invece adesso è passato il concetto che il lavoro è una merce, che può essere comprata e venduta e le persone devono adattarsi alla legge del mercato».