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Il bilancio post-dimissioni, Barbagallo: «Un peccato la mancata riforma dei consorzi di bonifica»

L'ex assessore regionale all'Agricoltura: «Il mio impegno è stato, a mio parere, rilevante, soprattutto per la normalizzazione dell’approvvigionamento» idrico».

Francesca Aglieri Rinella

21 Settembre 2025, 09:54

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In tanti gli hanno riconosciuto una spiccata disponibilità al dialogo e un’attenzione concreta alle esigenze del comparto agricolo. Tra crisi idrica, incendi, pesca e forestali l’ormai ex assessore regionale all’Agricoltura Salvatore Barbagallo saluta e si congeda. «Il mio impegno - dice a La Sicilia - è stato, a mio parere, rilevante, soprattutto per la normalizzazione dell’approvvigionamento idrico».

Si spieghi meglio…

«Venivamo da un anno di siccità molto grave, il 2024. Abbiamo messo in cantiere numerosissime opere e progetti. Una parte sono state realizzate. Pensiamo alla messa in funzione dell’impianto di sollevamento al lago di Lentini. E presto ci sarà un nuovo progetto per il potenziamento dell’impianto di sollevamento con i lavori che partiranno a ottobre. Poi ho promosso il cosiddetto “Piano delle traverse”. Erano opere abbandonate che potevano derivare acqua da bacini indiretti e abbiamo avviato gli interventi più semplici realizzati quest’inverno. Quelli più complessi sono già in fase di progettazione e finanziati e quindi verranno subito messi in cantiere. E come non ricordare i progetti con il Psr, da circa 30 milioni. C’è il piano idrico nazionale, di cui proprio alcuni giorni fa è stata finanziata la seconda tranche. Quindi siamo a 200 milioni di euro. Abbiamo 220 milioni di fondi del Fsc, il fondo sociale di coesione. È tanta roba».

A luglio, dopo lo stop dell’Ars con il voto segreto, il presidente Schifani aveva detto che la riforma dei consorzi di bonifica si farà dopo l’estate. L’estate sta per finire…

«Rispetto al mio mandato, il rammarico più grande è proprio la mancata riforma dei consorzi di bonifica. È una riforma assolutamente indispensabile che si è bloccata in assemblea non credo per i contenuti in sé, ma probabilmente per altre motivazioni. Spero, anzi sono certo che il prossimo assessore (Luca Sammartino, ndr) porterà avanti questa riforma, assieme al presidente Schifani che ne è convintissimo e naturalmente bisognerà trovare le convergenze in aula per farla approvare, ma il rilancio dei consorzi di bonifica è assolutamente indispensabile perché nella situazione attuale è molto difficile gestire i servizi per gli imprenditori agricoli».

Ci sono altri due settori in cui lei ha mostrato una spiccata sensibilità: apicoltura e pesca…

«Per il settore apistico, non appena insediato, ho promosso dei finanziamenti perché venivamo appunto adl 2024 anno di siccità che ha comportato una riduzione della produzione di miele. Quindi era giusto sostenere l’apicoltura perché è essenziale per gli equilibri biologici naturali, per molti processi che avvengono per merito delle api. Per quanto riguarda la pesca, la situazione è naturalmente più complessa. Noi dipendiamo molto dalle scelte europee che vengono fatte poi conseguentemente dal ministero. Bisogna cambiare la normativa europea perché non possiamo consentire che gli armatori di altri paesi vengano nei nostri mari a pescare, mentre inopinatamente l’Europa ci mette dei vincoli per cui gli armatori sono costretti a fermarsi. Questo è inaccettabile perché il mare è uno…».

Emergenza incendi e forestali. Cosa lascia?

«Come assessorato all’Agricoltura avevamo il compito dei viali parafuoco e abbiamo eseguito i lavori in tempo utile e tutto sommato gli incendi sono stati controllati. Purtroppo però avvengono in molte zone d’Italia e non solo in Sicilia per cause che sono abbastanza note. Anche sui forestali è auspicabile un intervento per una riforma assolutamente condivisa e mi auguro che ci possano essere le condizioni per cercare anche di sostituire gli operai che hanno un’età oramai avanzata, perché naturalmente c’è una necessità di una sostituzione per farci trovare preparati anche per la prossima stagione».

Lei ha parlato di orgoglio per aver servito la regione siciliana in questo anno (e un mese, ndr). Adesso lo stesso impegno lo metterà da professore e ricercatore…

«Sono assolutamente sereno e soddisfatto del modo in cui ho svolto l’incarico da assessore: con il massimo impegno e soprattutto cercando di mettere in pratica tutta quella che è la mia esperienza da ricercatore universitario nel campo dell’idraulica. Ringrazio veramente il partito della Lega per avermi designato e naturalmente il mio impegno resterà immutato per l’agricoltura siciliana con ruoli ovviamente diversi».