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La protesta dell’Anpi: negato l’uso della Villa mentre parla Renzi

Di Giorgio Romeo |

Il comitato per la Democrazia costituzionale, che «ha iniziato la campagna referendaria per il “No alla “schiforma” costituzionale, ha chiesto al Comune di Catania l’uso del suolo pubblico presso la Villa Bellini per l’11 settembre», giorno in cui ci sarà l’intervento del premier Matteo Renzi per la chiusura della Festa nazionale dell’Unità, ma l’autorizzazione è stata negata.Lo rende noto il comitato provinciale dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia, annunciando «mandato ai propri legali» per verificare eventuali violazioni di legge e lo «svolgimento di un volantinaggio domenica davanti Villa Bellini».

«L’atto è di particolare gravità – afferma l’Anpi di Catania in una nota – in quanto non è soltanto di un attentato alla libertà dei cittadini garantita da quella Costituzione la cui eversione è l’obiettivo che assieme Renzi e Bianco perseguono. E’ la privatizzazione delle funzioni statuali. Una zona rossa è stata costruita nel centro della città.

«Le forze di polizia – continuano i partigiani – selezionano gli ingressi su indicazione dei dirigenti del Pd, fermano cittadini trattenendoli fino ad una consultazione con il Pd locale. Il Comune di Catania deroga in tal modo alle ordinanze sindacali precedentemente emanate, che vietano l’uso della Villa Bellini e nega l’uso del suolo pubblico in tutti i luoghi in cui non è vietato. Il sindaco di Catania mostra così un interesse di parte».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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