a roma
Sanità, dopo Fratelli d'Italia anche Forza Italia chiede gli ispettori in Sicilia. L’Mpa: «Stop alle nomine»
Mentre il centrodestra regionale è scosso dall'inchiesta su Cuffaro, i parlamentari nazionali Calderone, Ciancitto e Cannata (tutti della maggioranza) chiedono al ministero di avviare verifiche
E adesso anche Forza Italia chiede l'invio degli ispettori del governo nazionale. Il tema, caldissimo non solo al Palazzo di giustizia di Palermo, è quello della Sanità. E cresce il pressing sul governo regionale guidato da Renato Schifani, mentre l'Mpa di Raffaele Lombardo chiede di «stoppare» ogni nomina negli ospedali e nelle aziende sanitarie.
La richiesta di nuove ispezioni è stata messa nero su bianco in un'interrogazione del deputato azzurro Tommaso Calderone, presidente della commissione bicamerale per l'insularità. Nel suo atto ispettivo, un esplicito riferimento alle «indagini da parte della magistratura relative a presunti episodi di malaffare e corruzione nella gestione di appalti pubblici in ambito sanitario; tali inchieste – aggiunge Calderone - che coinvolgerebbero esponenti politici e amministrativi, mettono in luce possibili criticità nei meccanismi di affidamento e controllo delle gare, con particolare riferimento al ruolo dei dirigenti sanitari e delle strutture preposte alla gestione delle procedure di appalto».
Per questo motivo, il deputato di Forza Italia (lo stesso partito di riferimento dell'assessora regionale alla Salute, Daniela Faraoni) chiede, tra le altre cose, al ministro Orazio Schillaci, se «non ritenga opportuno, nell’ambito delle proprie competenze e attraverso l’esercizio dei poteri ispettivi previsti dalla normativa vigente, disporre una verifica approfondita – scrive Calderone nell'interrogazione - sul funzionamento delle procedure di appalto nel sistema sanitario siciliano, con particolare attenzione alle modalità di banditura e assegnazione delle gare, al ruolo dei dirigenti sanitari e ai meccanismi di controllo interni». Calderone chiede anche al ministro di mettere in campo «iniziative volte a rafforzare la trasparenza amministrativa, la vigilanza sulle procedure pubbliche e la formazione del personale preposto, al fine di prevenire ogni possibile forma di distorsione o conflitto di interesse».
E che il tema sia caldissimo, emerge anche dalla presa di posizione di un altro partito alleato. L'Mpa di Raffaele Lombardo, infatti, ha chiesto pubblicamente al governatore, in vista del vertice di maggioranza che si terrà il prossimo lunedì «nel corso del quale la tematica potrà essere trattata più ampiamente a margine del confronto sulla finanziaria» di «differire eventuali nomine negli enti regionali ed in particolare nel campo della Sanità, che richiede, come è di tutta evidenza, una specifica attenzione ai contesti, alle competenze, ai curricula». Un riferimento, forse, ai contraccolpi che potrebbero arrivare dall'inchiesta a Siracusa, ma anche sui movimenti dell'assessorato, dove “il caso Iacolino”, per molti sarebbe non ancora chiuso.
Poche ore prima, e sempre sulla scia delle notizie dell'inchiesta, era arrivata un'altra richiesta al ministro di inviare gli ispettori in Sicilia. Stavolta da parte dei parlamentari nazionali di Fratelli d'Italia. In particolare, a sollecitare un intervento di Schillaci è stato il deputato Francesco Ciancitto, che ha chiesto verifiche sia negli ospedali messinesi sia nelle strutture siracusane. Alle sue richieste si sono aggiunte quelle del parlamentare siracusano Luca Cannata, che da mesi critica la gestione del direttore generale dell'Asp, Alessandro Caltagirone, ora indagato e dimissionario dopo un periodo di autosospensione. Sulla sanità, insomma, pressing sul governatore. Non delle opposizioni. Ma degli alleati.