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Il caso

«Nemmeno una donna alla Città metropolitana, siamo tornati al Medioevo»

A Catania la polemica del Partito democratico sulle scelte nella giunta della ex provincia fatte dal sindaco Trantino

Redazione Catania

05 Dicembre 2025, 11:00

«Nemmeno una donna alla Città metropolitana, siamo tornati al Medioevo»

"Una decisione che ci riporta al Medioevo": così la Federazione provinciale del Partito democratico bolla la scelta del sindaco metropolitano di Catania, Enrico Trantino, di affidare deleghe esclusivamente a uomini, nominando otto consiglieri metropolitani tutti di sesso maschile. Un atto giudicato inspiegabile e lontano dalla cultura della rappresentanza paritaria e della partecipazione equilibrata che dovrebbe connotare ogni istituzione.

Pur essendo presenti in Consiglio metropolitano due donne appartenenti alla maggioranza, nessuna è stata ritenuta idonea a ricoprire un incarico. Per i democratici, la mossa restituisce l’immagine di una gestione chiusa, arretrata e incapace di riconoscere il valore delle competenze femminili.

"La scelta del Sindaco metropolitano – dichiarano i consiglieri Graziano Calanna e Pia Giardinelli, che sull’argomento hanno presentato un’interpellanza – è incomprensibile e del tutto ingiustificata. Un segnale negativo che non valorizza il contributo femminile e crea una frattura rispetto ai principi di equilibrio e partecipazione che dovrebbero guidare ogni amministrazione pubblica. Per questo chiediamo al sindaco di conoscere il perché di questa scelta e se intenda correggerla e in quali tempi. Ci auguriamo – concludono Calanna e Giardinelli – che Trantino voglia riconsiderare la sua decisione, ristabilendo un assetto più rappresentativo e in linea la partecipazione di tutte e di tutti".