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Finanziaria regionale, opposizioni all'attacco: «È il solito assalto alla diligenza»
M5s e Pd smontano l'impianto della manovra del governo Schifani: «Il presidente appare scollegato dalla realtà»
Opposizioni all'attacco in Aula contro la manovra varata dal governo Schifani. «Siamo di fronte all’ennesimo assalto alla diligenza, questa manovra è incapace di affrontare le esigenze dell’isola. Servirebbero invece misure in grado di alleggerire la burocrazia e garantire la trasparenza, anche per contrastare situazioni che favoriscono la corruzione» ha detto Roberta Schillaci (Movimento 5 Stelle) intervenendo nel corso della discussione generale sulla finanziaria.
«La manovra si è così gonfiata in maniera abnorme - ha proseguito la pentastellata -, passando da pochi articoli ai 135 articoli attuali, ma solo per accontentare i desiderata dei deputati che sostengono Schifani e non per andare incontro ai veri bisogni dei siciliani». Per Schillaci sono tantissimi gli articoli della legge che non vanno. «Ridicolo - ha detto - l’articolo 8 sulle liste d’attesa che non affronta per nulla il nocciolo della questione, la carenza dei medici e il rapporto tra pubblico e intramoenia. Ridicolo pure l’articolo 10 sull'inclusione sociale, molto vago e che andrebbe strutturato meglio, visto anche quanto successo recentemente a Palermo. A problemi complessi occorre rispondere con soluzioni complesse e con la sinergia tra più assessorati, mentre in questo campo gli assessorati continuano a lavorare a compartimento stagno».
Valentina Chinnici (Pd) ha detto che «i fondi per la manutenzione delle scuole sono finiti a luglio, lasciando fuori molte domande. Eppure il governo ha addirittura diminuito le risorse destinate a questi interventi».
Mario Giambona (Pd) ha sottolineato l’assenza dall’aula del presidente della Regione Renato Schifani. «A volte il presidente Schifani appare "scollegato dalla realtà", non sappiamo se questo atteggiamento sia dovuto alla sua percezione della situazione politica, o se invece intenda essere una provocazione nei confronti delle opposizioni».
Durante la seduta di oggi, durata circa due ore, erano presenti in aula pochi deputati, una quindicina in tutto. Tra i banchi del governo c'era solo l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino. La discussione generale sulla manovra proseguirà nel corso della prossima seduta, convocata lunedì alle 11.30.