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la polemica

La denuncia di Erythoro: «Si sta mettendo tanto cemento e gli alberi sono sempre meno»

Gli interventi pubblici e privati come Rsa, Zes e il nuovo centro commerciale ignorano clima e verde urbano

16 Dicembre 2025, 01:45

La denuncia di Erythoro: «Si sta mettendo tanto cemento e gli alberi sono sempre meno»

Per l'associazione Erythoros gli interventi pubblici e privati come Rsa, Zes e il nuovo centro commerciale ignorano clima e verde urbano e si trattano di scelte senza strategia che penalizzano territorio e comunità. Così l’associazione torna ad occuparsi dell'eccessivo consumo del suo a Trapani, sostenendo che mentre l’Europa investe in resilienza climatica, riduzione della CO2 e rinaturalizzazione urbana, l’amministrazione guidata da Giacomo Tranchida procede invece nella direzione opposta. «Da anni a Trapani assistiamo a scelte che privilegiano asfalto e cemento – dicono - e che ignorano la crisi ambientale che colpisce la città». Il direttivo accende i riflettori sulla mancata adozione di un Regolamento del Verde: un atto la cui mancanza rappresenterebbe una precisa responsabilità politica. «Le opere più recenti – aggiungono - confermano questa impostazione: dal parcheggio Egadi, inaugurato senza la messa a dimora di un solo albero, al precedente cambio di destinazione d’uso che ha consentito la realizzazione di una Rsa in via Virgilio, sottraendo ai trapanesi un’area destinata a verde pubblico. Segnali inequivocabili di una visione che continua a considerare il verde come un optional, e non come un’infrastruttura essenziale».

Il dicembre scorso Erythros ha incontrato un referente della ditta “Sottile s.r.l” per discutere dell’assenza quasi totale di alberi nel nuovo centro commerciale di via Senatore D’Alì. Già prima dell’inaugurazione, come detto, avevano segnalato l’ennesima scelta progettuale a loro parere squilibrata: molto cemento, pochissimi alberi, la totale impermeabilizzazione del suolo. «Abbiamo ribadito ciò che riteniamo essenziale: la città ha bisogno di più verde, più ombra, più alberi. Non elementi estetici, ma strumenti necessari per contrastare l’aumento delle temperature, le isole di calore e l’inquinamento. Il referente dell’azienda si è dichiarato disponibile a valutare un’integrazione del verde e a promuovere un confronto con l’amministrazione comunale. La disponibilità è soltanto un primo passo, ma la responsabilità principale rimane in capo all’amministrazione e ai suoi uffici tecnici, che continuano a privilegiare interventi impermeabilizzanti e ad ignorare soluzioni orientate all’adattamento climatico».