Sessione di bilancio
All'Ars comincia la maratona per la Finanziaria. Ma sul bilancio di previsione il governo inciampa in aula per due volte
Il voto segreto fa due volte lo sgambetto alla giunta regionale. La prima volta, facendo passare un emendamento del Movimento 5 stelle. Poi, infine, bocciandone uno proposto dall'amministrazione
Ci è voluta più di un'ora perché la seduta dell'Assemblea regionale siciliana riprendesse dopo il primo, e doloroso per il governo regionale, brusco stop: una sconfitta. E neanche due ore dopo, alla ripresa, il governo va sotto di nuovo. In tutt'e due i casi dopo un voto segreto. Non certo i migliori auspici per l'inizio della maratona che dovrà portare all'approvazione della legge Finanziaria regionale. Magari entro Natale, come auspicato dal presidente Renato Schifani.
La prima parte della seduta
La prima sconfitta per il governo arriva su un emendamento allo schema di bilancio di previsione 2026-2027-2028 della Regione Siciliana, proposto dalla deputata M5s Roberta Schillaci. Trentatré favorevoli e 28 contrari a una proposta di spesa di nove milioni, nei prossimi tre anni, per i piani di edilizia scolastica. Uno stanziamento che aveva avuto il niet sia del governo sia della commissione Bilancio. Così, al sì arrivato alla proposta pentastellata, tutto si è fermato. «Questo schiaffo al governo è la premessa di quanto potrà accadere con la finanziaria nei prossimi giorni. Devono capire che non possono fare quello che vogliono, mettendo i veri bisogni dei siciliani sempre all'ultimo posto», dichiara Schillaci.
Lo «schiaffo» di cui parla la deputata un poco si sente. Alla ripresa, si torna a parlare di studenti e studentesse. Mario Giambona (Pd) chiede che speranze ci siano perché ragazzi e ragazze possano ottenere i soldi delle borse di studio in tempo per usarle per l'anno cui la borsa di studio si riferisce. «Staremo col fiato sul collo dell'assessorato», dice, intervenendo di nuovo, la deputata Schillaci, che porta a casa anche un emendamento da 500mila euro per le piccole manutenzioni delle scuole. «Non possiamo trattare i nostri studenti universitari come sono stati trattati finora», attacca la pentastellata. «Vi chiediamo cosa avete in mente di fare», domanda Michele Catanzaro, capogruppo del Pd, domandando maggiore precisione.
In prima battuta l'assessore Mimmo Turano, che ha la delega alla Pubblica istruzione, garantisce una migliore programmazione, anche grazie alla collaborazione con una «cabina di regia». Poi, però, per un po' di tempo lui si distrae. Gli si contesta di parlare al telefono. «Bisogna spiegargli che quando è in aula il cellulare lo deve posare...», rintuzza Antonio De Luca (M5s). Turano sorride. Riprende la parola quando c'è da presentare l'emendamento Bil14 del governo, che arriva in aula col parere favorevole della commissione Bilancio. Si parla di portare da sette a undici milioni i contributi per le scuole private. «Ma vanno tutti per le sezioni primavera - continua Turano - E in Sicilia che offrono le sezioni primavera di scuole pubbliche ce ne sono solo quattro, cinque». L'assessore tenta, infine, la strada del senso di colpa: «Chi si vuole assumere la responsabilità di togliere risorse ai bambini più piccoli e alle loro famiglie?». Il voto è di nuovo segreto. E il governo va sotto di nuovo. Favorevoli 22, contrari 33. L'emendamento è bocciato.
Comincia la maratona della Finanziaria
La seduta va avanti con una fila lunghissima di approvazioni senza problemi. Tutto per arrivare, infine, a iniziare la trattazione della Finanziaria regionale. Articolo per articolo. Al primo, Catanzaro (Pd) ricorda il grande tema di questo ddl: «Abbiamo cominciato con un testo da 25, 26 articoli... Siamo arrivati con un testo di 134 articoli».
E Luigi Sunseri (M5s) gli dà manforte: «Ci sono articoli che non hanno carattere finanziario». Il pentastellato presenta, quindi, una pregiudiziale e chiede la sospensione e lo stralcio di una serie di norme. «Siamo disponibili a stralciare gli articoli ordinamentali che saranno giudicati estranei alla materia del contendere», replica l'assessore all'Economia Alessandro Dagnino.
L'articolo 1
Iniziato l'esame della legge di Stabilità regionale, si capisce subito che almeno il primo articolo sarebbe passato. Cosa che, effettivamente, avviene. La norma stanzia 150 milioni di euro in tre anni per le imprese a sostegno delle assunzioni a tempo indeterminato. L'ok è arrivato dopo che il governo ha accolto alcune proposte di modifica e integrazione di Pd e M5. Con la scrittura del testo e i sub emendamenti governativi la norma ha avuto l’approvazione unanime dell’aula. Quindi seduta sospesa e rinviata a domani alle 11.
Il Pd ha proposto e ottenuto l'introduzione di un ulteriore incentivo pari a un aumento del contributo del 5 per cento per gli imprenditori che assumono donne. «Si tratta di un intervento concreto che va nella direzione di sostenere le imprese, incentivare le assunzioni e contrastare il divario di genere nel mondo del lavoro. L'obiettivo è favorire una crescita stabile e inclusiva dell’occupazione, rafforzando il tessuto produttivo siciliano e promuovendo maggiore equità sociale», dice il deputato del Pd Nello Dipasquale.
Passata anche la proposta del M5s per uno sgravio Irap del 15 per cento a favore delle imprese che assumono over 50 disoccupati da almeno due anni. «È una a cui tengo particolarmente e che presento da diversi anni - afferma Roberta Schillaci - Mira a incentivare le nostre imprese a reclutare soggetti che difficilmente, dopo aver perso il lavoro, riescono a reinserirsi nel settore produttivo una volta superati i 50 anni. In un tessuto sociale degradato come il nostro dal punto di vista occupazionale, perdere il lavoro costituisce un grosso problema, ma per gli over 50 è una vera tragedia».