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Movimenti

Caltanissetta, il valzer degli assessorati come una gravidanza...ma senza parto

Grande Sicilia pressa per un assessorato all’avv. Salvatore Licata, Fratelli d'Italia non sta certo a guardare

Redazione Caltanissetta

18 Dicembre 2025, 08:40

Caltanissetta, il valzer degli assessorati come una gravidanza...ma senza parto

A Palazzo del Carmine a Caltanissetta la musica non smette mai: da nove mesi – un tempo che ricorda più una gravidanza che un iter politico – si balla il valzer degli assessorati. Protagonista della scena è il movimento “Grande Sicilia”, guidato da Raffaele Lombardo, Gianfranco Miccichè e Roberto Lagalla, che continua a bussare alla porta del sindaco Walter Tesauro con una richiesta ormai diventata un tormentone: un assessorato per il loro uomo a Caltanissetta. Il nome è sempre lo stesso, quello dell’avvocato Salvatore Licata. Dopo aver tentato la scalata a vicesindaco con “Orgoglio Nisseno” e aver sostenuto Annalisa Petitto, Licata ha deciso di cambiare pista e unirsi al coro di “Grande Sicilia”. Da allora, il pressing è stato costante: richieste al sindaco, sollecitazioni al presidente della Regione Renato Schifani, e persino al deputato regionale Michele Mancuso, referente di Forza Italia in provincia.

In Consiglio comunale, i consiglieri Luigi Bellavia e Vincenzo Cancelleri hanno già mostrato passi di avvicinamento alle posizioni del sindaco Tesauro, sostenendo provvedimenti utili alla comunità nissena. In cambio, chiedono che il loro rappresentante entri finalmente in Giunta. E pare che il primo cittadino, dopo mesi di resistenza, stia iniziando a cedere al ritmo incalzante. Le indiscrezioni parlano di una decisione imminente: Licata potrebbe presto accomodarsi tra gli assessori. Ma come in ogni coreografia, per far entrare un nuovo ballerino bisogna farne uscire uno.

E in questo contesto Fratelli d'Italia, la seconda forza politica a Caltanissetta dopo Forza Italia che porta la casacca di Schifani nell'unico capoluogo azzurro dell'isola, non sta certo a guardare. I rappresentanti sono convinti che i patti elettorali presi nelle campagne elettorali delle Amministrative prima e delle provinciali dopo vanno rispettati. E a tutti i costi.

La Giunta, infatti, è già affollata: dalla vicesindaco Giovanna Candura, regina di Cultura e Pari opportunità, a Tilde Falcone, custode degli Affari demografici e del randagismo; da Ermanno Pasqualino, impegnato nel sociale, a Pier Paolo Olivo, paladino dell’identità nissena; fino a Vincenzo Lo Muto, Toti Petrantoni, Calogero Adornetto, Marcello Mirisola e Guido Delpopolo, ciascuno con un ventaglio di deleghe che farebbe impallidire un ministero romano.

Insomma, il balletto continua. Nove mesi di attesa, di promesse e di pressioni: un tempo sufficiente a portare alla luce un neonato. Ma a Caltanissetta, invece di un lieto evento, rischiamo di assistere all’ennesima replica della commedia politica siciliana, dove i protagonisti cambiano casacca più velocemente di quanto il pubblico riesca a seguire i passi.