18 dicembre 2025 - Aggiornato alle 12:22
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Assunti per stare in ospedale, finiti negli uffici regionali con stipendi da capogiro. Ecco la lista dei “comandati” dai parenti noti

Il tema è tornato d'attualità nella discussione di ieri all'Ars grazie ai deputati Antonello Cracolici e Ismaele La Vardera. L'assessora Faraoni: «Stop a questo modo di agire»

Accursio Sabella

18 Dicembre 2025, 10:22

11:23

faraoni schifani iacolino

Costano più di quattro milioni di euro l'anno. I loro stipendi, nella maggioranza dei casi, sono superiori ai 100mila euro l'anno. E in qualche caso, hanno cognomi o parenti noti. Si riaccende all'Ars, nel corso dell'esame della Finanziaria, la vicenda antica, ma sempre nuova dei “comandati”: medici e amministrativi assunti in Asp e ospedali, chiamati a lavorare non in corsia, ma negli uffici degli assessorati regionali della Sanità e dell'Economia. Oggi sono un esercito di 42 “regionali”, 26 dei quali con un ruolo dirigenziale e le retribuzioni più alte. Tra questi, anche Giorgia Iacolino, figlia di Salvatore, dirigente generale della Pianificazione strategica dell'assessorato alla Sanità. «Ma nominata dal vicino di casa», cioè al Dasoe, ha ironizzato in Aula il presidente della Commissione regionale antimafia Antonello Cracolici che ha annunciato l'apertura di una commissione di inchiesta sulla Sanità in Sicilia.

La questione è tornata d'attualità grazie a un intervento del leader di Controcorrente, Ismaele La Vardera, nel corso dell'esame dell'articolo sull'abbattimento delle liste d'attesa. Il deputato ha parlato di «lista della vergogna». «Abbiamo preso dei medici che dovrebbero lavorare nei reparti – ha detto - e che potrebbero essere utili per le persone che hanno bisogno e li abbiamo mandati in assessorato, dove ricevono uno stipendio triplicato. E guarda caso c'è la figlia di Iacolino, la moglie di Lagalla... Alcuni sono imboscati e lavorano in smart working. La Iacolino da medico normale prendeva 2mila euro al mese e da comandato 9mila euro al mese lordi. È vergognoso».

Tra i 26 dirigenti, solo in tre guadagnano uno stipendio lordo inferiore ai 100mila euro (ma sempre superiore ai 90mila). Per il resto, si arriva fino ai 195mila euro lordi di Rosalia Murè. In mezzo, come detto, i parenti di nomi noti, citati anche in aula: per Giorgia Iacolino, dirigente medico dell'Asp di Agrigento, ecco 109.420 euro, per Maria Paola Ferro (moglie del sindaco di Palermo Roberto Lagalla), dipendente dell'ospedale Villa Sofia-Cervello, stipendio da quasi 134mila euro, mentre per Fabrizio Geraci, cugino dell'assessore alle Attività produttive Edy Tamajo e anche lui dipendente di Villa Sofia, si superano i 164mila euro. Agli altri con funzioni dirigenziali, come detto, retribuzioni medie intorno ai 120mila euro lordi annui. Per un totale di 3,38 milioni l'anno. Sono 16 i non dirigenti, con stipendi dai 41mila ai 66mila euro lordi per un costo complessivo di quasi 830mila euro l'anno. Per una spesa complessiva dei comandati 4,215 milioni l'anno.

«Ma è nostro intendimento interrompere questo modus agendi», ha replicato in Aula l'assessore alla Sanità, Daniela Faraoni che ha, però, evidenziato la necessità di «garantire la continuità delle attività dell'assessorato. E vorrei ricordare – ha aggiunto - che alcuni sono lì da 15 anni. Nessuno di questi è arrivato negli 11 mesi di mia presenza all'interno dell'assessorato. Io ho cominciato da un atto di interpello. E do il mio impegno a continuare in questo senso». Cioè a cercare il personale tra gli assunti alla Regione.

In effetti, nei mesi scorsi, erano stati stoppati direttamente dal presidente Renato Schifani un paio di tentativi di stabilizzare alla Regione questi comandati. Ma la spiegazione di Faraoni non ha convinto Cracolici: «I comandati sono triplicati negli ultimi anni. Immagino che chi ha fatto queste operazioni non le ha fatte da solo, ma chiedendo l'avallo degli organi di governo. Non so se dell'ex assessore Volo o del presidente della Regione . Penso sia venuto il tempo – ha aggiunto - di istituire una commissione di inchiesta sulla Sanità e sulla gestione dell'assessorato in Sicilia. Abbiamo bisogno di capire cosa sia avvenuto in questi anni».

Ma anche dalla maggioranza è arrivato un appello a chiudere il lungo capitolo dei comandati: «La legge – ha detto la deputata di Forza Italia, Margherita La Rocca Ruvolo – prevedeva dieci comandati per la Sanità e cinque per l'Economia. Abbiamo votato poco fa una norma sul South working e mi sono complimentata col presidente per la volontà di riportare qui tanti cervelli. Ma proprio per questo, propongo di fare nuovi concorsi nella Sanità – ha concluso - per riportare in Sicilia tanti giovani capaci e meritevoli».