natale
Niente luminarie, i soldi vanno a Gaza: il gesto di solidarietà del piccolo paese dei Nebrodi. «Per quest'anno rinunciamo volentieri»
Succede a Castel di Lucio, un paese in provincia di Messina, di appena 1200 abitanti. In piazza solo l'albero di Natale e una grotta
Un piccolo borgo sui Nebrodi rinuncia al Natale per dare un aiuto a Gaza. Succede a Castel di Lucio, un paese in provincia di Messina, di appena 1200 abitanti, noto soprattutto per la provola di caciocavallo. Qui la giunta all’unanimità, quattro assessori più il sindaco, e tutto il consiglio, anche questo all’unanimità, sei consiglieri più il presidente, hanno votato una variazione di bilancio che destina 4mila euro per gli aiuti a Gaza.
Con Delibera di Giunta comunale dell' 11 Dicembre 2025 la somma è stata concessa all'associazione Emergency, che opera a livello internazionale fornendo cure medicochirurgiche gratuite alle vittime di guerra, delle mine antiuomo e della povertà, «con destinazione vincolata al sostegno delle attività umanitarie in corso nella Striscia di Gaza».
All’interno di questa cifra era prevista la spesa per le luminarie di Natale, alle quali per quest’anno gli abitanti di questo piccolo borgo nebroideo dovranno rinunciare: «Ci sono soltanto l’albero di Natale e una grotta. Il resto, ovvero tutte le luci che gli anni passati hanno illuminato il centro storico, non ci sono. Per quest’anno ci rinunceremo volentieri», spiega l’assessore alla Cultura, Giuseppe Piscitello.
Una scelta politica? «Una scelta in favore dell’umanità - risponde Piscitello - senza alcun indirizzo politico se non quello della solidarietà. Il nostro paese è solito offrire gesti di sensibilità verso situazioni di sofferenza e vulnerabilità e anche in questo caso abbiamo deciso di offrire un nostro gesto, ma anche quest’estate avevamo occupato il consiglio comunale in segno di protesto contro la guerra in Palestina».