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LEGGE DI BILANCIO

Manovra 2026 da 22 miliardi in Senato: iperammortamento prorogato, tagli al Fsc e Salvini dice "no" all'innalzamento dell'età pensionabile

I lavori nell’emiciclo di Palazzo Madama prenderanno il via alle 9.30. A Montecitorio la discussione generale inizierà il 28 dicembre

Alfonso Abagnale

21 Dicembre 2025, 22:40

Manovra 2026 da 22 miliardi in Senato: iperammortamento prorogato, tagli al Fsc e Salvini dice "no" all'innalzamento dell'età pensionabile

La manovra 2026, che vale complessivamente 22 miliardi di euro, è pronta ad approdare nell’Aula del Senato dopo il via libera della Commissione Bilancio. I lavori nell’emiciclo di Palazzo Madama prenderanno il via domani mattina alle 9.30. «Nessun rischio di crisi di governo, semplicemente alcuni tecnici avevano previsto nei prossimi anni di allungare l’età per andare in pensione, di mettere altri mesi sulla schiena degli italiani. Io ho detto di no», ha detto il vicepremier e ministro Matteo Salvini, circa le norme sulla previdenza.

Con i provvedimenti più noti, come la riduzione della seconda aliquota Irpef che scende dal 35% al 33% per i redditi fino a 50 mila euro, la rottamazione, affitti brevi, banche, assicurazioni, bonus edilizi e aiuti per le famiglie, nel testo approvato in Commissione viene sottolineato che sarà riconosciuto fino al 30 settembre 2028 l’iperammortamento per gli investimenti delle imprese in beni strumentali. La misura è maggiorata del 180% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, del 100% per gli investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro, e nella misura del 50% per gli investimenti oltre 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro in relazione agli investimenti in beni prodotti in uno degli Stati membri dell’Unione europea o in Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo, effettuati dal 1 gennaio 2026 al 30 settembre 2028.

Sul fronte dei tagli, oltre alla sforbiciata di 10 milioni per la Rai, viene colpito anche il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, con le risorse ridotte di 300 milioni di euro per il 2026 e di 100 milioni per ciascuno degli anni 2027 e 2028. «Alla fine hanno deciso di tagliare il fondo Fsc, che significa con una mano dare i soldi al caro materiale e con l’altra togliere le opere,» ha detto la senatrice Raffaella Paita, capogruppo al Senato di Italia Viva.

Una novità riguarda gli aeroporti dell’Emilia-Romagna. Dall’anno prossimo non si applica l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco negli scali di Rimini, Forlì e Parma con un traffico inferiore ai 700mila passeggeri l’anno. In cambio la Regione verserà nelle casse dello Stato la somma di 1,9 milioni l'anno. Ancora in tema di trasporti, viene concesso un contributo straordinario di 1,2 milioni di euro alla Provincia di Potenza per il ripristino della viabilità sulla ex SS 93 e della linea ferroviaria Foggia-Potenza.

E in un momento storico di grande tensione con la Russia di Vladimir Putin, «per tutelare gli interessi nazionali», in manovra è stanziato un contributo di 200.000 euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027 in favore della Fondazione Med-Or per ricerche, studi e pubblicazioni sull'attività di influenza russa in Europa e in Nord Africa, con particolare riferimento ai rischi militari, alle azioni di sabotaggio delle infrastrutture critiche, alle interferenze nei processi elettorali e all’infiltrazione nel sistema politico e mediatico. Sempre in ottica sicurezza, dal 2026 vengono stanziati 4,7 milioni di euro in più all’anno per rafforzare e stabilizzare il contingente del personale dell’Arma dei Carabinieri in servizio di sorveglianza e scorta presso le sedi estere. In base alla tabella di marcia, il testo arriverà quindi domani in aula al Senato, mentre l’approvazione è prevista per martedì. Una volta superato il voto di Palazzo Madama, la legge di bilancio verrà immediatamente trasmessa alla Camera dei Deputati. A Montecitorio la discussione generale inizierà il 28 dicembre, mentre il giorno successivo il governo porrà la questione di fiducia sul testo. La votazione finale è prevista per martedì 30. Entro il 31 dicembre deve avvenire l'approvazione definitiva della manovra, altrimenti scatta l’esercizio provvisorio, una condizione che il Governo punta chiaramente ad evitare.