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Consiglio comunale

Maggioranza sotto... il tram: rinviata ancora la delibera, è corsa contro il tempo e le opposizioni si scatenano

Altra seduta flop per l’approvazione del progetto. Oggi minoranze in conferenza stampa sui bandi per la cultura

Salvatore Ferro

23 Dicembre 2025, 05:30

Maggioranza sotto... il tram: rinviata ancora la delibera, è corsa contro il tempo e le opposizioni si scatenano

Risicato. Eccolo, l’aggettivo di giornata, l’ennesima da flop per un consiglio comunale che in questo ultimo soffio di 2025 dovrebbe portare a casa una decina di delibere di capitale importanza. Invece, “anche oggi ci pensiamo domani”, mentre dentro la maggioranza Gianluca Inzerillo, forzista sponda Mulè, accompagna il sipario levando gli scudi in favore del sindaco Roberto Lagalla attaccato ripetutamente dalle opposizioni. E se ne va, in polemica con quelli che «continuano a bersagliare ingiustamente Lagalla» sulla spina della sicurezza e schierandosi per «una linea più decisa da parte dei capigruppo di maggioranza», a partire da Forza Italia, che invece sul punto intervengono poco e niente. Chiede l’intervento mentre il presidente Giulio Tantillo è immerso fino al collo nella prescia di passare alla discussione, e finisce lì. In ballo l’approvazione della delibera sul progetto da mezzo miliardo per le nuove tratte del tram. In aula ci era arrivata già rabberciata, per gli errori dell’assessorato alla Pianificazione che, omettendo l’apposizione dei vincoli preordinati agli espropri, avevano rischiato di mandare alle ortiche il finanziamento. Ma era poco prevedibile che la maggioranza si reggesse sulle stampelle di un numero legale traballante (pardon, risicato) mentre il finanziamento rischia comunque, e per la madre di tutte le cause, cioè il mancato rispetto del termine del 31 dicembre per la sottoscrizione dell’obbligazione giuridicamente vincolante relativa alla realizzazione delle tratte D, E1, E2, F e G.

Nel fuoco di fila delle opposizioni, attacchi all’amministrazione e al sindaco, con Carmelo Miceli del misto che perora la propria mozione, con dentro l’invito al sindaco a venirsi a prendere in consiglio mandato pieno per chiedere al governo poliziotti e soldati. Ma è l’altra mozione, quella che vide mesi fa, dopo il triplice omicidio di Monreale, come prima firmataria Mariangela Di Gangi del PD, a scaldare gli animi: in capigruppo trova la porta sbarrata, con lo stesso Inzerillo, a seduta chiusa, a dichiarasi favorevole al suo prelievo. Inzerillo esige l’intervento, è baruffa con Tantillo che, scorto l’agguato procedurale teso da Ugo Forello (Oso) sulla votazione di una pregiudiziale che avrebbe reso doverosa la conta, chiude la seduta rimandando a oggi, con quorum più clemente. Giornata calda, oggi, con le opposizioni che annunciano una conferenza stampa su temi come i bandi per la cultura e altre scorie polemiche mai rimosse dall’approvazione dell’avanzo. In mezzo, la nota diffusa da Giulia Argiroffi, Ugo Forello (Oso), Mariangela Di Gangi, Fabio Teresi (PD), Giuseppe Miceli, Antonino Randazzo, Concetta Amella (5S), Franco Miceli, Massimo Giaconia (misto), Alberto Mangano, Fabio Giambrone (Avs), sulla «gravissima mancanza di responsabilità della maggioranza, che non è stata in grado di garantire i numeri costringendo il presidente - incapace di svolgere fino in fondo il proprio ruolo di garanzia - a dichiarare chiusa la seduta». Ancora una volta, la delibera sul tram non è stata votata, nonostante l’urgenza e dopo il clamoroso errore dell’assessore Carta.