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La denuncia.

«Bandi senza trasparenza su cultura, sport ed eventi», l'opposizione annuncia esposti a Procura, Anac e Corte dei conti

La minoranza parla di «favoritismi per affidamenti diretti e avvisi con scadenze brevissime»

Marta Genova

24 Dicembre 2025, 06:15

L'opposizione in Consiglio comunale a Palermo

L'opposizione in Consiglio comunale a Palermo

«Un uso sistematico di affidamenti diretti e bandi pubblicati con scadenze brevissime, che creerebbe favoritismi a scapito della trasparenza. Irregolarità nell’assegnazione di contributi nei settori della cultura, del turismo e dello sport, oltre all’uso improprio della tassa di soggiorno». È questo, in breve, che denunciano i consiglieri di opposizione, che ieri hanno depositato un esposto alla Procura della Repubblica, alla Corte dei conti e all’Anac.

Nel documento spiegano di avere incrociato determine, impegni di spesa e risposte alle interrogazioni degli ultimi quattro anni. Ne esce, aggiungono, un quadro fatto di oltre trecento determinazioni dirigenziali e di una spesa complessiva che supera i 4 milioni di euro. Il punto politico che poi diventa «etico e di opportunità», per l’opposizione, è l’assenza di una selezione reale e competitiva. Contestano la prassi dell’“infungibilità”, cioè l’idea che un progetto sia “non sostituibile”, e segnalano il rischio di frazionamento della spesa, con più affidamenti sotto soglia. Sottolineano anche «l’ambiguità tra servizio e contributo», che ridurrebbe i controlli sulle spese e lascerebbe sullo sfondo i costi indiretti dei servizi comunali. In conferenza stampa ieri hanno parlato di uno «sdoppiamento dei canali di spesa», con iniziative analoghe finanziate dall’area competente e dall’ufficio cerimoniale del sindaco e, punto centrale, della mancanza di un regolamento che definisca criteri e modalità per l’assegnazione di vantaggi economici e fondi pubblici nei tre settori. «Una carenza - dicono i consiglieri - che non è solo un dettaglio tecnico ma il presupposto per una gestione arbitraria dei fondi pubblici». Sulle tempistiche, molte istruttorie si risolverebbero in pochi giorni, se non in poche ore. Un esempio recente è l’avviso “Nateleinsport2025” dell’1 dicembre: chiedeva l’invio di proposte, molto dettagliate, entro il 9 dicembre, per eventi da realizzare tra il 23 e il 31. A parità di punteggio valeva l’ordine cronologico di arrivo. Tra i casi «più rilevanti» l’evento “Acchianata delle Rosalie”. L’associazione Kleis presenta il progetto il 27 agosto 2025 con un costo di 164.700 euro e un piano dei costi così presentato: «Cachet artisti 55 mila euro, agibilità e Siae 20 mila euro, coordinamento, piano sicurezza/sanitario, autorizzazioni, servizi igienici, luminarie, fornitura Enel 15 mila euro, service audio/luci, noleggio palchi e sedie, allestimenti e catering 20 mila euro, segreteria organizzativa 7 mila euro, ufficio stampa e comunicazione 10 mila euro, mostra/catalogo 8 mila euro, per un totale di 135 mila euro più Iva (29.700)». Secondo i documenti in nostro possesso, già due giorni dopo, il 29 agosto, partono gli inviti stampa per una conferenza del 2 settembre, l’evento si svolge il 3 e 4 settembre, mentre i passaggi contabili arrivano a scaglioni: il certificato di impegno di spesa della Ragioneria generale arriva il 2 settembre, il visto contabile del ragioniere generale viene apposto solo il 9 settembre, a manifestazione conclusa. «La mancanza di trasparenza e di un regolamento chiaro - dichiarano i consiglieri - comportano gravi conseguenze per gli operatori culturali, minando la loro autonomia e la qualità del lavoro. Abbiamo più volte cercato risposte e un confronto senza alcun esito, inevitabile la presentazione di un esposto».