lo scontro
Scontro prenatalizio a Trapani: la mozione di fiducia che mette a rischio la maggioranza
Alla vigilia di Natale scontro nella maggioranza a Trapani: La Porta sfida Mazzeo con l'ipotesi di una mozione di fiducia, rischio di implosione per la giunta
La politica cittadina non si adegua al periodo natalizio. Invece di celebrare valori preziosi come pace, solidarietà e fratellanza, a Trapani si creano ulteriori occasioni di scontro, come se non bastassero quella che da qualche tempo stanno disorientando i cittadini. Nell'ultima seduta pre natalizia c'è stato un imprevedibile scontro istituzionale tra un assessore e il presidente del consiglio comunale. E tutto questo nella stessa area di maggioranza. In realtà, la polemica non è tanto inusuale. L'assessore Giuseppe La Porta non ha mai nascosto le sue perplessità sulle modalità di conduzione dei lavori d'aula da parte del presidente Alberto Mazzeo. Ma nella seduta che ha preceduto il Natale ha tirato fuori l'ipotesi di una possibile mozione di fiducia alla presidenza. Un atto che sarebbe imminente. E che “sorpassa in curva” la mozione di sfiducia al sindaco Giacomo Tranchida, di cui si parla con più insistenza con l'avvento del ciclone Antonini, il rimpasto annunciato che non arriva, la delega sul servizio idrico che non è stata ancora assegnata. Un equilibrio della maggioranza che rischia di saltare in aria dopo questa novità imprevista che alimenta il quadro politico cittadino.
L'attacco aperto sferrato da La Porta a Mazzeo ha provocato una fisiologica reazione di quest'ultimo: «È stato un maldestro tentativo di scaricare su altri responsabilità che sono esclusivamente politiche e amministrative della giunta di cui fa parte – ha detto Mazzeo -. Mi si attribuisce l'incapacità di far funzionare i lavori d’aula, solo perché l’opposizione, esercitando diritti pienamente legittimi previsti dal regolamento consiliare, ha utilizzato lo strumento delle proposte di prelievo, è un’affermazione non solo tecnicamente errata, ma politicamente scorretta e istituzionalmente pericolosa». Le parole del presidente del consiglio comunale sono rivolte all'assessore, ma colpiscono direttamente anche il capo della giunta quando parla di «evidente fallimento politico della giunta e degli assessori che la compongono». Mazzeo si è spogliato del ruolo super partes e poche ore dopo la fibrillazione consiliare ha sferrato un attacco politico che rischia di lasciare il segno.
Per gli attenti osservatori, quanto successo è un forte segnale di crisi. E Mazzeo ha colto al balzo la provocazione dell'assessore, sfogandosi pubblicamente e aprendo un fronte di discussione che con il nuovo anno aprirà un ulteriore fronte interno di discussione nella maggioranza. «Io non accetto lezioni da chi ha dimostrato di non essere all’altezza del ruolo ricoperto – ha aggiunto – è sconcertante che a farle sia uno degli assessori politicamente e amministrativamente più fallimentari che la città di Trapani abbia mai conosciuto. Continuerò ad esercitare il mio mandato con fermezza, autonomia e senso delle istituzioni – ha concluso Mazzeo - nell’interesse esclusivo della città di Trapani e dei suoi cittadini».
Ieri poi il sereno. Se sia apparente o meno sarà il tempo a stabilirlo. Certo è che gli auguri alla vigilia di Natale sono stati con un sussulto politico non indifferente.