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Il "borsino siciliano" dei micro interventi della Finanziaria nazionale. Fratelli d'Italia pigliatutto, a Messina più fondi

Anche a Roma i territori che hanno un santo in paradiso possono contare su maggiori risorse. Nei giorni scorsi ha visto la luce un corposo pacchetto di micro misure. Ecco chi vince e chi perde

Salvo Catalano

28 Dicembre 2025, 07:45

Il "borsino siciliano" dei micro interventi della Finanziaria nazionale. Fratelli d'Italia pigliatutto, a Messina più fondi

Ci sono Comuni, parrocchie, associazioni, fondazioni, loggiati di basiliche e persino disabili più fortunati degli altri. Perché stanno a cuore a un onorevole. E quindi entrano nel ristretto cerchio di chi ha accesso ai tesoretti dei palazzi che contano. Non funziona così solo per i deputati dell'Assemblea regionale siciliana, che peraltro da un anno a questa parte devono mostrare più cautela, considerati i riflettori puntati addosso dopo gli scandali sulle mancette che hanno segnato il 2025. Più sottotraccia, dinamiche simili si ripresentano a Roma, dove nei giorni scorsi ha visto la luce un corposo pacchetto di micro interventi territoriali, inseriti in un ordine del giorno in sede di esame della Finanziaria nazionale.

Grazie a un accordo informale tra maggioranza e opposizioni, il fondo parlamentare da 100 milioni di euro è stato diviso equamente e ogni senatore ha potuto promuovere interventi per 500mila euro. C'è chi è andato oltre i criteri strettamente territoriali e i micro interventi, in alcuni casi accorpando le risorse su progetti ritenuti più utili. Pd e Movimento 5 stelle hanno optato per questa strada. E chi invece ci ha tenuto a premiare il territorio di appartenenza.

Mettendo in fila gli interventi finanziati dall'ordine del giorno, ne viene fuori una geografia attualizzata del potere, con un piccolo Comune alle pendici dell'Etna che spicca con i suoi 400mila euro. È Ragalna, che ogni estate ospita le vacanze del presidente del Senato Ignazio La Russa, da un anno anche cittadino onorario del borgo etneo. Così come sono a guida Fratelli d'Italia tutti i Comuni della provincia etnea che ricevono finanziamenti. 

MESSINA
La provincia che drena più risorse è quella di Messina, che può vantare due senatori: il segretario regionale della Lega e vicepresidente del gruppo del Carroccio in Senato Nino Germanà e la dirigente scolastica di Barcellona Pozzo di Gotto, Carmela Bucalo per Fratelli d'Italia. In riva allo Stretto piovono 1,9 milioni di euro. Un pacchetto di interventi riguarda «la pianificazione strategica» dei Comuni. Una indicazione molto generica, grazie alla quale i sindaci potranno sfruttare le risorse nei modi più svariati. Si parla infatti di «interventi in materia economica, sociale e socio sanitaria assistenziale, di infrastrutture, sport, cultura anche da parte di associazioni, fondazioni ed enti operanti nel territorio, di recupero, conservazione e mantenimento del patrimonio artistico, storico ed architettonico, nonché investimenti in materia di infrastrutture stradali, sportive, scolastiche, ospedaliere, di mobilità e riqualificazione ambientale».

Proprio a Barcellona Pozzo di Gotto vanno 380mila euro (210mila euro nel 2026 e 170mila euro nel 2027); 200mila a Milazzo; 140mila rispettivamente a Sinagra, Piraino e Naso. Al Comune di Brolo - dove è sindaco il leghista Pippo Laccoto, deputato regionale e presidente della commissione Sanità - sono destinati 400mila euro spalmati nei prossimi due anni, ma con una finalità precisa: contributo per iniziative in materia di sport e di promozione turistica. Al Centro sportivo italiano di Messina vanno 100mila euro, mentre 400mila euro finiscono all'associazione Prima Sicilia, organizzazione culturale e turistica attiva nell'organizzazione di eventi tra cui il Marefestival Salina Premio Troisi. «In vista del progetto Ponte sullo Stretto», infine, 200mila euro vanno alle città metropolitane di Messina e Reggio Calabria «per rinnovare i piani strategici metropolitani».

CATANIA
Al secondo posto c'è la provincia di Catania che in Senato vanta il presidente La Russa, il ministro Nello Musumeci e Salvo Pogliese. Tutti di Fratelli d'Italia. Come soltanto di Fratelli d'Italia sono i sindaci che hanno ricevuto risorse. Anche qui piovono soldi per «la pianificazione strategica» di diversi Comuni: detto dei 400mila euro in due anni a Ragalna, possono fare festa anche Biancavilla (300mila euro), Ramacca (250mila), Gravina di Catania (200mila), Sant'Alfio (100mila), Belpasso (100mila) e Mineo (50mila). Alla città di Catania vanno - "appena", considerate le proporzioni rispetto agli altri centri - 200mila euro. Il sindaco Enrico Trantino ha già annunciato che verranno usati per ricostruire la biblioteca della scuola Pestalozzi nel quartiere di Librino, data alle fiamme pochi mesi fa. Infine, sempre nella provincia etnea 100mila euro finiscono alla Fondazione Giuseppe Benedetto Dusmet con sede al monastero benedettino di Nicolosi, per la Scuola di formazione all'impegno socio politico di cooperazione e sviluppo del Mediterraneo.

PALERMO
A battersi per portare risorse nel Palermitano è stato il senatore di Fratelli d'Italia Raoul Russo. Così la solita pianificazione strategica porta fondi ai Comuni di Pollina (100mila euro), Corleone (200mila euro) e Trappeto (310mila). Con la stessa generica finalità, 200mila euro vanno alla Fondazione Orchestra Jazz siciliana The Brass Group; 90mila euro alla parrocchia Santa Maria del Rosario di Terrasini e 200mila alla Fondazione società siciliana per la storia patria. Non è specificata alcune finalità per il finanziamento di 150mila euro all'associazione Form Arte con sede a Monreale e costituitasi meno di due mesi fa, a cui la locale giunta ha di recente dato in comodato gratuito i locali del Museo dell’Arte del Mosaico. Infine al Comune di Palermo sono destinati 200mila euro per il progetto Unicri di contrasto alla diffusione di stupefacenti e per attività di prevenzione alla devianza delinquenziale.

RAGUSA
Importante la fetta di risorse - 1,2 milioni di euro - che piove sulla provincia di Ragusa, terra di origine del vicepresidente del gruppo di Fratelli d'Italia al Senato, Salvo Sallemi. A Vittoria, la città del senatore, sono destinati 200mila euro per la pianificazione strategica. La stessa somma che riceve, sempre a Vittoria, anche la parrocchia San Giovanni Battista. «A caval donato non si guarda in bocca», commenta il sette volte sindaco Ciccio Aiello, ex comunista oggi civico, che userà queste risorse «per gli arredi di due asili nido. Però - precisa - sarebbe meglio parlare prima con i sindaci, non dopo. Per coordinare gli interventi, così è tutto un po'.. scompensato». Restando in territorio ibleo, i fondi per la pianificazione strategica portano 200mila euro a Comiso, 70mila a Santa Croce Camerina e 230mila ad Acate. Mentre 300mila euro sono destinati all'associazione sportiva dilettantistica "Società ippica ragusana", per «sostenere le attività equestri rivolte alle persone con disabilità riconoscendo il valore sociale e terapeutico di tali discipline».

SIRACUSA E GLI ALTRI TERRITORI
Briciole toccano al Nisseno (solo il Comune di Mussomeli - guidato dal sindaco di Fratelli d'Italia Giuseppe Catania - riceve 60mila euro per la pianificazione strategica) e all'Agrigentino (100mila euro all'associazione culturale Progetto eventi che organizza concerti e attività culturali). Mentre in provincia di Siracusa è Melilli il Comune che sta a cuore alla senatrice di Forza Italia Daniela Ternullo. Qui arrivano 200mila euro all'associazione "Una goccia nell'oceano", ente del terzo settore, per attività di beneficenza. E altri 150mila per la ricostruzione del Loggiato della Basilica Santuario San Sebastiano, al momento chiuso perché pericolante. «Per me questo risultato ha un significato speciale perché nasce da un legame autentico con la mia terra - ha rivendicato Ternullo - Da troppo tempo quel loggiato attendeva un intervento risolutivo». Sfortunati gli altri loggiati che non possono vantare un Santo in Paradiso.