29 dicembre 2025 - Aggiornato alle 22:30
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Il contenzioso

Atm sotto accusa dopo la sentenza della Cassazione, Russo presenta interrogazione

Il consigliere Pd chiede numeri, percentuale di soccombenza e costi legali per verificare se le cause siano diventate un buco nero per le casse pubbliche.

Redazione Messina

29 Dicembre 2025, 19:48

19:51

Messina, sindacati denunciano: «Focolaio covid all'Atm. Si cambi management»

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Non si placa la bufera giudiziaria che ha travolto l'Atm, dopo l’ultima sentenza della Corte di Cassazione. Il tema non è più solo l’assunzione forzata di cinque autisti, ma la gestione strategica — definita da molti "temeraria" — dell'intero ufficio legale e del personale dell'azienda di trasporti.

Il consigliere comunale del Pd, Alessandro Russo, ha presentato un’interrogazione durissima, chiedendo trasparenza sui costi delle liti legali che vedono sistematicamente l'azienda soccombere davanti ai giudici del lavoro.

Il caso dei cinque apprendisti autisti, che l’azienda si era rifiutata di stabilizzare nonostante il completamento del percorso formativo, ha riacceso i riflettori su un modus operandi aziendale.

"La decisione della Suprema Corte," si legge nella nota del Consigliere, "giunge ultima solo in ordine di tempo e fa il paio con numerose altre simili decisioni [...] che vedono Atm spa soccombere in cause di lavoro (pensionamenti anticipati, licenziamenti, apprendistati terminati senza successive assunzioni) a favore dei ricorrenti."

Il cuore della critica di Russo risiede nella scelta di procedere per vie legali anche quando le probabilità di vittoria sono minime, impegnando risorse pubbliche in battaglie già perse. Nell'istanza viene sottolineato come le decisioni dei dirigenti debbano sottostare al buon andamento della Pubblica Amministrazione:

"È richiesto al dirigente aziendale di valutare molto accuratamente la possibilità e l’opportunità della causa [...] proprio perché — laddove soccombenti — il costo della lite ricade sulle casse aziendali, quindi pubbliche."

Il sospetto sollevato è che Atm abbia proceduto con una "eccessiva apparente semplicità" a intentare cause di lavoro, esponendo l'azienda a un rischio elevato di soccombenza e a conseguenze erariali evidenti.

Nella nota, Russo ha chiesto formalmente:

  • Il numero totale dei contenziosi avviati da e contro Atm nel periodo 2022-2025.

  • La percentuale di soccombenza dell'azienda.

  • Un'analisi dei costi sostenuti per le spese legali e i risarcimenti.

L'obiettivo è chiaro: verificare se l’uso delle risorse sia stato improntato all'oculatezza o se, al contrario, vi sia stata una gestione superficiale che ha trasformato il tribunale in un buco nero per le finanze pubbliche.