urbanistica
Catania, firmato il Piano città: scambi e sinergia con l'Agenzia del demanio. Nuove possibilità per 17 immobili pubblici
«Se questa partnership ci fosse stata nel 1954, probabilmente non avremmo oggi Corso Martiri della Libertà in queste condizioni», dice il sindaco Enrico Trantino
«Se questa partnership ci fosse stata nel 1954, probabilmente non avremmo oggi Corso Martiri della Libertà in queste condizioni». Con questo chiaro richiamo storico il sindaco di Catania Enrico Trantino ha salutato la firma del Piano Città degli Immobili Pubblici siglato con l’Agenzia del Demanio. «Un booster», come lo ha definito il primo cittadino, per sostenere l’amministrazione nella riqualificazione di immobili che, senza questo strumento, sarebbe più complessa soprattutto dal punto di vista economico.
Grazie alla sottoscrizione, il Comune di Catania potrà avviare il recupero e la riqualificazione di 17 immobili pubblici che necessitano di interventi strutturali, funzionali o di rifunzionalizzazione. L’amministrazione catanese diventa la seconda in Sicilia ad aderire al piano, dopo Messina che ha firmato lo scorso 9 gennaio, entrando nel programma nazionale già attivo in altre 30 città italiane. L’accordo rappresenta il passaggio necessario per entrare nella fase di programmazione operativa degli interventi e sancisce l’avvio della terza fase del progetto, di programmazione e progettazione.
Nell’executive summary
Tra i progetti previsti c'è il citato ex Palazzo delle Poste dove nascerà la nuova cittadella giudiziaria, la nuova sede del Tribunale dei Minori. A Librino il piano prevede la realizzazione del Centro polifunzionale della Polizia di Stato. Il piano permette anche di intervenire sul fronte dell’abitare, con la rifunzionalizzazione degli alloggi di via della Lucciola destinati all’edilizia residenziale pubblica e sociale, e su quello delle infrastrutture dismesse, in particolare lungo i tracciati dell’ex ferrovia Circumetnea tra Borgo e Nesima e tra Borgo e Galatea, che saranno trasformati in una Greenway urbana per la mobilità sostenibile.
È prevista anche la valorizzazione di beni storici e culturali come il Castello Ursino, il rifugio antiaereo e l’ex Caserma Moccagatta, oltre al complesso immobiliare di via dei Crociferi e all’ex cinema Ritz, destinati a funzioni culturali e sociali. Completano il quadro l’ex Polveriera della Playa, il capannone industriale, l’ex plesso Raffinerie e Villa Gentile Cusà, per i quali sono previste diverse ipotesi di rifunzionalizzazione. Tra i beni inseriti nell’accordo compare anche un’
Durante la conferenza stampa il sindaco ha risposto alle critiche della Cgil Catania, relative alla presunta mancanza di concertazione nella scelta dei beni immobiliari. «Non c’era nulla da concertare – ha spiegato Trantino – perché la fase della discussione sulla pianificazione non è ancora arrivata». L’accordo ha chiarito il sindaco, è «dinamico» e potrà essere ampliato nel tempo. «Il fatto di non aver concordato preventivamente qualcosa che ancora non c’è è un ossimoro – ha concluso – stiamo solo proponendo ipotesi di rigenerazione».
In sintesi:
Immobili di proprietà dello Stato coinvolti nel Piano Città:
- Nuova Cittadella della Giustizia
- Nuova sede del Tribunale dei minori
- Area Librino per la realizzazione del «Centro polifunzionale della Polizia di Stato»
- Alloggi via della Lucciola
- Area ex ferrovia circumetnea (Borgo – Nesima)
- Castello Ursino
- Rifugio antiaereo
- Ex Polveriera Playa
- Ex Caserma Moccagatta
- Capannone industriale
- Area edificabile in Tremestieri Etneo
- Area ex ferrovia circumetnea (Borgo - Galatea)
Immobili di proprietà del Comune coinvolti nel Piano Città:
- Complesso immobiliare via dei Crociferi
- Ex Plesso Raffinerie
- Villa Gentile Cusà
- Terreni in viale Felice Fontana
Immobili di proprietà della Città Metropolitana coinvolti nel Piano Città:
- Ex cinema Ritz
