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Ars, la lunga notte della Finanziaria: ecco tutti gli articoli approvati

Di Redazione |

PALERMO – Lavori fino a tarda notte all’Assemblea regionale siciliana per l’approvazione finale della Finanziaria della Regione Siciliana, una manovra attesa da tanti siciliani per gli aiuti che contiene anche e soprattutto in merito all’emergenza coronavirus e che va approvata entro la mezzanotte di oggi quando scadrà l’esercizio provvisorio. 

Quando scriviamo l’aula è tornata a trattare l’articolo 8, uno dei più importanti dei 26 che compongono l’intera manovra economica che contiene tanti sussidi per diverse categorie e anche fondi per la ripartenzae che era stato accantonato nel pomeriggio per alcuni dubbi e per accelerare la discussione. Ma, oltre all’art.8, restavano ancora diversi articoli da approvare come l’articolo 14 (interventi per il turismo e lo spettacolo) e altri 6 articoli. 

Oggi sono stati comunque approvati diversi articoli che erano rimasti indietro negli altri due giorni di lavori d’aula il 29 e il 30 aprile. E’ arrivato per esempio l’ok alle agevolazioni che riguardano i soggetti interessati dalla misura “Io Resto al Sud” e anche alle norme per la gestione urbanistica del territorio (articolo 16). Per agevolare la ripresa economica delle attività edilizie, per tutto il periodo dell’emergenza epidemiologica Covid-19 e, comunque, fino alla data del 31 agosto 2020, è sospesa la corresponsione del contributo di costruzione, nonché per quelli contemplati per i quali è stata presentata istanza di permesso di costruire in corso di istruttoria da parte del competente ufficio comunale alla data di approvazione della legge. Passato anche l’articolo 17 che prevede interventi per la valorizzazione delle sugherete demaniali. 

Approvato dall’aula anche l’articolo 12 che prevede interventi nel settore dei trasporti e che stanzia fondi in 6 anni per 2 miliardi e 200 milioni. Per i collegamenti marittimi da e per le isole minori stanziati 390 milioni da suddividere per ciascuno degli esercizi finanziari dal 2020 al 2025, con 65 milioni all’anno. Altri 165 milioni all’anno per 6 anni serviranno a garantire il servizio di trasporto pubblico locale su gomma a carattere extraurbano ed urbano. Per il trasporto ferroviario 130 milioni all’anno fino al 2026. Altri 30 milioni di euro per 3 anni per il trasporto aereo per assicurare la continuità territoriale verso Lampedusa e Pantelleria, Comiso e Trapani, mentre 10 milioni sono destinati a sostenere l’attività dei soggetti titolari di attività di servizio pubblico da trasporto non di linea in servizio di piazza, di servizio noleggio con conducente, di noleggio natanti e di trasporti marittimi di passeggeri. Ed ancora, 3 milioni per il 2020 garantiranno la circolazione gratuita di tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine ed ai vigili del fuoco in servizio ed in possesso di apposito tesserino di riconoscimento. «Per la prima volta – ha commentato l’assessore regionale alle infrastrutture Marco Falcone – la Regione siciliana applica una strategia di pianificazione sui trasporti con una programmazione diciamo a lungo termine con cifre certe e inoltre dopo 14 anni diamo una gratuità alle forze delle ordine ai vigili del fuoco».

Via libera anche all’articolo 13 che prevede il rifinanziamento del fondo di rotazione per gli interventi straordinari rivolti al risanamento delle gestioni ed al rilancio delle attività di enti, associazioni e fondazioni a partecipazione pubblica, nonché delle associazioni teatrali e concertistiche: 526 mila euro per il 2020, 1.476.074,98 euro per il 2021 e altrettanti per il 2022. Il pagamento della prima rata relativa al fondo di rotazione Ris è rinviata dal 2021 al 2022.

Approvato in aula anche l’articolo 9 della legge di stabilità che prevede il fondo perequativo degli enti locali che prevede una dotazione di 300 milioni di euro, cui si fa fronte con risorse dei fondi extraregionali e del Poc 2014/2020. Le risorse sono destinate prioritariamente alla compensazione delle minori entrate dei Comuni che dispongono l’esenzione o la riduzione di tributi locali dovuti da operatori economici, nonché da imprese, enti e associazioni per l’utilizzo di immobili destinati a sale cinematografiche e teatri o per l’utilizzo di strutture ed impianti sportivi, per il periodo in cui le relative attività risultino sospese a seguito di disposizioni statali o regionali per il contenimento dell’emergenza sanitaria COVID-19. Per far fronte agli oneri straordinari e aggiuntivi derivanti dalla emergenza sanitaria, 2 milioni di questo fondo vanno ai Comuni dichiarati “zona rossa” con ordinanza del presidente della Regione Musumeci. Una quota delle risorse, fino al 5 per cento, è destinata, al ristoro, come premio-produttività in base, del personale di polizia locale, protezione civile e servizi sociali comunali direttamente impegnato per le esigenze conseguenti ai provvedimenti di contenimento dell’emergenza coronavirus. Sempre nell’ambito dell’articolo 9, l’Ars ha approvato, su proposta di Marianna Caronia, fatta propria dal governo regionale, un contributo di 7,5 milioni destinati alla Rap, tramite il Comune di Palermo, per gli extracosti sostenuti da Rap per la gestione del percolato delle vasche esaurite e per il trasporto fuori provincia dei rifiuti a seguito dell’esaurimento della VI vasca e i ritardi nella realizzazione della VII vasca della discarica di Bellolampo.

Semaforo verde anche all’articolo 11 della finanziaria regionale che prevede il cosiddetto “bonus facciata” con fondi per 50 milioni da destinare alla a lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione su immobili di proprietà privata, nei comuni siciliani. La Regione potrà concedere contributi, per un importo massimo di 5mila euro, finalizzato al rifacimento delle facciate. La copertura finanziaria è per un massimo di 10mila immobili. Altri 50 milioni sono stati destinati ad interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo degli immobili appartenenti al patrimonio e al demanio regionale. Dopo l’ok in commissione bilancio, «arriva anche l’approvazione in aula per una proposta voluta da tutto il gruppo parlamentare di Forza Italia – si legge in una nota del capogruppo Tommaso Calderone -. Un’esclusiva iniziativa promossa da Forza Italia che guarda all’edilizia per un risultato che è frutto della collaborazione di ogni singolo deputato all’interno del gruppo azzurro. Tutti uniti abbiamo lavorato duramente per portare avanti tale obiettivo e ci siamo riusciti. Siamo certi che tutta l’economia locale ne beneficerà grazie all’effetto moltiplicatore che farà da volano per il rilancio del nostro territorio». «Un passo avanti per la riqualificazione e l’ammodernamento urbano – aggiunge l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone – un passo importante per rimettere in moto l’edilizia. Seguirà un apposito decreto che regolamenterà l’accesso ai fondi stanziati».

Passa anche  all’articolo 10, fortemente voluto dall’assessore regionale dell’economia Gaetano Armao, che prevede interventi per le società partecipate dalla Regione siciliana e in favore del percorso “Arabo-normanno”. Destinati 30 milioni alla eventuale ricapitalizzazione delle società partecipate regionali, quindi per la ricostituzione del capitale sociale che dovesse essere ridotto a copertura delle perdite di esercizio 2020 causate dai minori ricavi per effetto della crisi economica dovuta alle misure di contrasto alla diffusione del Covid-19. Sui fondi alle società partecipate le opposizioni avevano presentato un emendamento soppressivo del comma che conteneva la norma, ma che è stato bocciato dall’aula, con voto segreto richiesto dal M5s, con 34 voti della maggioranza contro i 25 della opposizione. Inoltre, due milioni e mezzo andranno alla Fondazione Federico II e altri due milioni e mezzo agli altri siti Unesco per compensare gli effetti negativi ed eccezionali derivanti dalle perdite degli incassi dovuti alla situazione di emergenza sanitaria.

Il giorno prima, ieri  30 aprile, fra decine di interventi che avevano dilatato i tempi dei lavori d’aula, erano stati approvati gli articoli 6 e 7. Il primo, l’art. 6, contiene tra l’altro l’esenzione dei canoni per le concessioni demaniali e marittime per il 2020. Prevista anche la sospensione dei canoni irrigui. La norma in pratica prevede lo stop, per quest’anno, al pagamento dei canoni per le concessioni demaniali e marittime, la sospensione del bollo auto per le autovetture fino a 53Kw i cui proprietari abbiano un reddito non superiore a 15mila euro, la sospensione del pagamento dei canoni di concessione pascoli e del pagamento del tributo per il deposito dei rifiuti in discarica. Saranno esentate dal bollo anche le autovetture con più di dieci anni di vita e quelle di proprietà di associazioni di volontariato e Onlus. Per la copertura della norma sono previsti 50 milioni di euro, di cui circa 27 milioni stanziati solo per l’esenzione del bollo auto.

L’articolo 7 della manovra, invece, stanzia 200 milioni per le fasce deboli attraverso il ricorso ai fondi Poc. Le risorse serviranno anche per il pagamento delle utenze come bollette e affitti. Lo stesso articolo 7 istituisce la creazione all’interno del Fondo Sicilia dell’Irfis una sezione dedicata al finanziamento del credito al consumo per le famiglie. Una possibilità di finanziamento che finora l’Irfis non aveva mai avuto essendo dedicata solo al finanziamento alle imprese. Il contributo è stato esteso anche a chi ha già ricevuto altre forme di sussidio, come ad esempio il bonus alimentare statale. Le somme sono destinate a sostenere famiglie in difficoltà economica a causa dell’emergenza Coronavirus per l’acquisto di beni e generi alimentari, prodotti e servizi di prima necessità, per il pagamento di utenze domestiche di luce e gas e dei canoni di locazione, nonché per l’attivazione di cantieri di servizio da parte delle amministrazioni locali e potranno servire anche ad aiutare i pensionati non autosufficienti. Oltre ai 100 milioni già previsti per il «sostegno alimentare e per le utenze», vi sono adesso altri 100 milioni con i quali si crea un fondo di garanzia per prestiti al consumo fino a 15 mila euro senza interessi, per i nuclei familiari residenti in Sicilia con reddito non superiore a 40 mila euro.

Il 29 aprile erano invece stati approvati i primi cinque articoli: l’art. 1 che concerne le “disposizioni in materia di enti locali”, all’articolo 2 sui “provvedimenti in materia socio-assistenziale”, all’articolo 3 “Iniziative in favore dello sport”, l’articolo 4 sulle “disposizioni in materia sociale” e all’articolo 5 che contiene le norme “di autorizzazione all’uso dei fondi extraregionali e all’attivazione di strumenti finanziari”, cosiderata una “norma  madre” della legge di stabilità e che assegna all’Irfis la gestione dei fondi extraregionali attivando strumenti finanziari per sostenere l’economia attraverso prestiti al mondo della scuola, alle imprese e alle famiglie. Via libera anche a un fondo di 40 milioni, in capo all’Irfis, per contributi a fondo perduto (non cumulabile con i contributi del “Cura Italia”) alle aziende con sede legale in Sicilia che si sono riconvertite o lo faranno per la produzione di dispositivi di sicurezza e protezione (mascherine, igienizzante, visiere) e apparecchiature elettromedicali e per quelle tessili.

Nell’articolo 1 è stato approvato un emendamento che ha portato da quattro a cinque milioni di euro i fondi per l’Oasi di Troina, recuperando la copertura dal capitolo che riguarda i fondi del turismo. Via libera anche all’emendamento che prevede un bonus da mille euro per gli operatori sanitari impegnati nei reparti Covid.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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