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Musumeci e la Cigd a rilento: «Dimissioni? No, questo sazio non lo do a nessuno»

Di Redazione |

PALERMO – Gli scandalosi ritardi della Cigd in Sicilia, ultima regione d’Italia per pratiche evase, hanno travolto il governo Musumeci e sono stati in tanti a chiedere le dimissione dell’assessore regionale al Welfare Antonio Scavone. Ma il governatore non vuol sentire parlare di queste polemiche: «Se si dovesse dimettere qualcuno per le responsabilità assunte da questo ritardo, quello sarei io. Ma questo sazio non lo do a nessuno. Siamo in Sicilia, i problemi sono stanti e se il ragionamento è questo ci sarebbe una dimissione al giorno perchè nelle amministrazioni pubbliche questi inciampi esistono dalla Sicilia al Trentino», ha detto il presidente della Regione siciliana rispondendo alle domande dei giornalisti nel corso di una conferenza stampa on line sui ritardi del pagamento della cassa integrazione in deroga.

«Vogliamo capire se un dipendente o se un dirigente in questa vicenda ha fatto il suo dovere», ha aggiunto. Le dimissioni dell’assessore regionale al Lavoro? «C’è il dramma delle imprese e noi “babbiamo” (scherziamo ndr.) su queste cose… fa parte della dialettica di una certa politica. Ma la politica è una cosa seria», ha sottolineato Musumeci. 

Musumeci rispedisce al mittente anche le polemica sul bonus da 10 euro agli impiegati regionali per velocizzare le pratiche di Cig in deroga. «I sindacati –  ha detto – hanno preso le distanze da quell’ipotesi sconfessandola, non ne parliamo più. E’ stato un fuoco di paglia. Io non ho voluto mettere benzina sul fuoco, ma abbiamo disprezzo di chi pensa di potere speculare sulle esigenze legittime dei cittadini». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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