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Le opposizioni e la relazione di metà mandato di Musumeci: «90 minuti di niente»

Di Redazione |

PALERMO – Il M5s abbandona l’aula e nemmeno ascolta la prima relazione di metà mandato del governatore Musumeci, ma il giudizio delle opposizioni che restano all’Ars per la disamina del presidente della Regione è forze anche peggio.

«Musumeci ha parlato per circa un’ora e mezzo: abbiamo ascoltato un elenco freddo e superficiale che non ci ha convinto, sono stati novanta minuti di “niente”. Ci vorrebbe almeno un’altra ora e mezza per ribattere punto su punto ad i suoi ‘presunti risultatì». Lo dice Anthony Barbagallo, segretario regionale del Pd a proposito della relazione illustrata all’Ars. «Oltretutto – aggiunge Barbagallo – Musumeci ha avuto davvero faccia tosta a parlare di trasparenza al Cas, quando proprio lui ha nominato nel consiglio di amministrazione dell’ente un imputato per concussione». 

«Musumeci conferma che il suo governo non ha una strategia di sviluppo e che gran parte del programma con il quale si è presentato agli elettori non è stato attuato» afferma  Giuseppe Lupo, capogruppo PD all’Ars. «Musumeci si è limitato a illustrare un elenco scontato delle attività ordinarie svolte dagli assessorati – continua l’esponente del Pd -: il presidente della Regione sembra ormai barricato dentro Palazzo d’Orleans, senza avere la percezione della realtà che i cittadini vivono tutti i giorni sulla loro pelle. Alla Sicilia servono misure coordinate ed incisive per promuovere lavoro produttivo, crescita economica e sociale, soprattutto in questa difficile fase di emergenza Covid».

«Una noiosa relazione contabile piena di verbi al futuro, di furbe omissioni ma poverissima di fatti. Una natura morta. Musumeci sembrava il conte zio dei Promessi Sposi: sopire, troncare… Il resto, nel merito, lo dirò in aula martedi prossimo» ha detto invece  il deputato regionale Claudio Fava commentando la relazione.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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