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Agrigento, Micciché eletto sindaco: ecco che cosa ci hanno detto i numeri

Di Fabio Russello |

A più di 24 ore dall’elezione di Franco Miccichè a sindaco di Agrigento si possono fare le prime analisi dei numeri emersi dalle urne. Innanzitutto un terzo del Consiglio sarà composto da donne (8 su 24) e per Agrigento questo è un record (siapure indotto dalla legge elettorale che obbligava, in caso di doppia preferenza, l’alternanza di genere). Il sindaco eletto avrà una maggioranza solida di 16 consiglieri comunali, contro gli 8 dell’opposizione e dunque dovrebbe avere vita facile nel far passare i provvedimenti di competenza del consiglio comunale, come ad esempio i documenti contabili a cominciare dal bilancio di previsione.

E’ stata una campagna elettorale dove i due contendenti si sono rispettati l’uno con l’altro, a differenza dei supporters.

Franco Miccichè ha vinto nettamente: al primo turno ha addirittura ottenuto più voti delle liste che lo sostenevano (lui personalmente 11564 voti, quasi il 20% in più rispetto alle sue liste). Al ballottaggio non tutto è filato per il verso giusto. Il primo a rilanciare la questione è stato il vicepresidente dell’Ars Roberto Di Mauro che sul sito grandongoloagrigento.it ha commentato laconicamente, come è nel suo stile, il risultato: «Mi aspettavo un divario ancora più netto».

Di Mauro che, insieme a Franco Miccichè, è il vero trionfatore politico di queste elezioni amministrative di Agrigento, i numeri li capisce subito e prima degli altri. Da sempre.

E i numeri dicono che rispetto al primo turno c’è stato un crollo dell’affluenza perché ha votato solo il 42% degli aventi diritto al voto (22124 contro i 32699 del primo turno). Fatto salvo che l’effetto trascinamento dei consiglieri comunali non c’è al ballottaggio, i numeri dicono che il crollo dell’affluenza sia arrivato soprattutto tra i potenziali elettori di Franco Miccichè. Il medico galantuomo dell’Asp al primo turno ha infatti ottenuto 11564 voti e nel turno di ballottaggio, alla luce degli apparentamenti avrebbe dovuto – sulla carta – arrivare almeno a 17 mila voti. Invece i voti sono stati 13156. Ne mancano 3500. La somma dei voti di Miccichè con quelli del candidato sindaco escluso dal ballottaggio, Marco Zambuto, le cui liste si sono poi apparentate con il sindaco eletto, era infatti di 16985 (e addirittura 18135 se si contano i voti delle sole liste). Questo dà ragione a coloro secondo cui l’apparentamento alla fine abbia danneggiato Franco Micciché.

Calogero Firetto, il sindaco uscente è stato punito soprattutto perché gli è stata addebitata la disastrosa situazione igienica della città che ha sì, finalmente, avviato la differenziata ma che è obiettivamente sporca. Colpa degli evasori che non pagano la Tarsu, colpa del servizio che è carente, colpa degli incivili? Intanto gli elettori la colpa l’hanno data a Calogero Firetto che peraltro, pur essendo un politico da anni sulla cresta dell’onda, non ha esattamente nelle sue corde il contatto diretto con i cittadini.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA