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Cobas/Codir: «Ci opporremo al progetto della Regione sul Fondo pensioni»

Di Alfredo Zermo |

PALERMO – «Ci opporremo con tutte le nostre forze all’operazione sugli immobili che il governo Crocetta intende fare perché il loro vero obiettivo è mettere le mani sul patrimonio del Fondo pensioni dei regionali, un patrimonio in fondi liquidi di circa un miliardo di euro». Lo dicono i segretari del Cobas/Codir Marcello Minio e Dario Matranga commentando con l’ANSA la norma della finanziaria, ferma all’Ars, con la quale il governo intende riacquisire l’intero controllo di 33 immobili, al momento in quota al Fondo immobiliare Fiprs di cui l’amministrazione regionale detiene il 35% del capitale.

«Tutto questo non è fatto per il bene del Fondo pensioni – aggiunge il Cobas/Codir – Si profila all’orizzonte il tracollo del Fondo, come avvenne alla fine degli Anni Novanta quando l’allora governo Graziano azzerò l’intero patrimonio dell’ex Fondo che poi venne sciolto. Dove mette mani la politica non nasce nulla di buono».

Per Minio e Matranga inoltre «è inquietante che questo progetto esca fuori poco dopo la mancata proroga dell’incarico al commissario del Fondo pensioni e la designazione nel ruolo di presidente del Fondo, in attesa della costituzione del Cda, di Nelli Scilabra, l’ex assessore alla Formazione, fedelissima del governatore».

Il Cobas/Codir teme che «dietro al piano ci possano essere interessi diversi da quelli di dare redditività al patrimonio del Fondo pensioni». «I numeri della relazione tecnica sono opinabili – affermano i due sindacalisti – così come il valore attribuiti ai beni immobili che si vogliono mettere in carico al Fondo pensioni. E poi una domanda nasce spontanea: se il governo autorizza il Fondo pensioni ad acquisire anche le quote dei privati di Fiprs significa che quei soci sono già d’accordo a che quest’operazione vada in porto. E se così è, perché?». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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