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«ENNAma pigliari u cafè», slogan elettorale o voto di scambio?

«ENNAma pigliari u cafè», slogan elettorale o voto di scambio?

Un candidato ennese di Sinistra Democratica investe una fetta del suo budget per la sua campagna elettorale: rispolvera il metodo dei caffè sospesi. Critiche dei grillini sul web

Di Redazione |

Piccoli Crisafulli crescono. Si chiama Carlo Catalano, è uno dei candidati al consiglio comunale di Enna in sostegno dell’ex impresentabile Mirello Crisafulli, e per essere eletto ha deciso di rispolverare il vecchio metodo del caffè sospeso (tradizione nata a Napoli che consiste nell’offrire una consumazione a un cliente che non se la può permettere, ndr). In Sicilia, si sa, il momento del caffè al bar è sacro: e Catalano ha deciso d’investire proprio in quel settore una fetta del budget per la sua campagna elettorale. Il politico ha fatto affiggere manifesti in cui annuncia che in un bar della città, da lunedì 4 maggio alle 8, 20 cittadini potranno prendere il caffè gratis. Lo slogan dice tutto: «ENNAma pigliari u cafè».   Un tetto pari a venti caffè al giorno, per tre settimane, che il candidato di Crisafulli annuncia di voler offrire ogni mattina allo Sport Cafè: presente per augurare “buona giornata” ai potenziali elettori ci sarà Catalano in carne e ossa, ritratto con camicia a fiori e occhiali da sole nell’allegro volantino elettorale.   Catalano ritiene di aver scoperto una nuova originale forma di propaganda elettorale, i grillini non l’hanno presa affatto bene. E in una battaglia condotta su Facebook parlano di voto di scambio: «Se il tuo voto vale €0.80, prendetevi il caffè», dicono i pentastellati ennesi. Immediata la replica di Catalano, che rilancia inserendo nella sua offerta anche due camomille “sospese” per «augurare agli irascibili una più serena giornata».

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