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Miceli (Pd): «Deputati M5s come gli altri, dovevano dimettersi se non volevano privilegi di casta»

Di Redazione |

PALERMO – «Oggi tutti i deputati dell’Ars, per il solo fatto di essere stati eletti, maturano il diritto alla pensione. L’ennesima riprova che il sistema Sicilia non funziona e continua ad essere forte con i deboli e debole con i forti». Così su Facebook Carmelo Miceli, segretario provinciale del Pd di Palermo. «Servirebbe altro – prosegue l’esponente dem -, non di certo le prese in giro come la ‘marcia’ che il Movimento 5 Stelle sta inscenando oggi a Palermo contro i privilegi. Per non maturare il diritto alla pansione i 5 Stelle avevano un unico strumento: presentare le proprie dimissioni entro ieri. Solo così, secondo la legge vigente, cioè l’unica cosa che conta, avrebbero rinunciato veramente e immediatamente ai privilegi di casta e, di conseguenza, essere realmente diversi dagli altri. Non lo hanno fatto. Il re è nudissimo, sono come gli altri».

«E come i deputati grillini – sottolinea Miceli -, anche tutti gli altri che siedono sugli scranni di Sala d’Ercole maturano una guarentigia economica per tutta la durata della loro vita e anche oltre. Quali i meriti? Essere stati eletti all’Ars. E nulla importa – prosegue – se la legislatura che sta terminando è stata tra le peggiori di sempre. Una Caporetto. E nonostante ciò i deputati regionali per l’ennesima volta faranno un terno secco, beffando i siciliani. Un pò – conclude l’esponente dem – come il Marchese del Grillo che rivolgendosi ad un gruppo di popolani disse loro: ‘Mi dispiace, ma io sò io e voi non siete un cazzo!’». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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