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Regione, sul Bilancio-Titanic parte il valzer estivo dei dirigenti

Di Mario Barresi |

CATANIA – Le coincidenze sono quasi sempre diaboliche. E talvolta anche simboliche. Certo, è molto singolare che venerdì, la data in cui la Corte dei conti ha clamorosamente bocciato (rectius: rimandato al 19 luglio) il bilancio della Regione corrisponda all’ultimo giorno di lavoro del ragioniere generale. Salvatore Sammartano da ieri è ufficialmente in pensione. E non è dato sapere se, magari in modo informale, aiuterà Rosario Crocetta a mettere qualche pezza per coprire i pesanti rilievi della magistratura contabile. Una ragione in più per accelerare. Chi sarà il nuovo ragioniere generale? Negli ultimi giorni, anche molto prima del “siluro” della Corte dei conti, si sono susseguite riunioni. Ufficiali e non. E i nomi più caldi sono tre: Maurizio Pirillo, attuale dirigente generale del Dipartimento Acqua e rifiuti, già a capo del Territorio e direttore generale di Sicilia e-Innovazione; Gaetano Chiaro, oggi capo di gabinetto del presidente della Regione, in passato alla guida della Pianificazione strategica all’assessorato Salute, oltre che dirigente alle Finanze; Giovanni Bologna, attuale dirigente generale delle Finanze dopo una lunghissima carriera di alto burocrate nella quale ha guidato numerosi dipartimenti; ma nei prossimi giorni potrebbe uscire qualche altro candidato a sorpresa, un outsider che brucerebbe gli altri tre concorrenti.

L’idea iniziale di Crocetta era dare l’interim a Bologna (che ha già rivestito lo stesso ruolo per qualche mese) rinviando la scelta definitiva di qualche tempo. Ma adesso la stangata della Corte dei conti sconsiglierebbe la scelta un ragioniere generale “provvisorio”, anche se l’idea resta sul tavolo. La decisione arriverà in settimana. In una seduta di giunta che dovrebbe tenersi martedì o al massimo mercoledì.

In ogni caso, il pensionamento di Sammartano apre un effetto-domino su altre caselle. Anche perché l’ormai ex ragioniere generale dovrebbe lasciare anche il posto di presidente del Cda del Fondo pensioni, che piace molto ad Alessandro Ferrara, dirigente delle Attività Produttive. Inoltre, dal 1º agosto, andrà in pensione pure Giuseppe Morale, decano dei dirigenti, oggi a capo delle Autonomie locali, per il quale qualcuno preconizzerebbe un futuro da assessore tecnico.

Nelle foto Salvatore Sammartano, Giovanni Bologna, Gaetano Chiaro e Maurizio Pirillo

Il nodo resta la Ragioneria generale. Il candidato che riscuote il gradimento più trasversale (anche al di fuori dello steccato della maggioranza) è Bologna. Che però avrebbe manifestato il desiderio di restare dov’è. Magari in attesa di puntare al posto di segretario generale di Palazzo d’Orléans, oggi occupato da Patrizia Monterosso. Se Bologna dovesse accettare, c’è già pronta una successione molto gradita all’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, che ha grandi progetti per Marisa Finocchiaro. Anche Pirillo, gradito a Crocetta e non soltanto, è competitivo; anche se ci sarebbe il problema di lasciare un settore delicato come i Rifiuti (nel quale non sempre i rapporti con l’assessore Vania Contrafatto sono stati idilliaci) dove l’emergenza è sempre dietro l’angolo. Per l’eventuale sostituzione di Pirillo, il governatore ha già sondato il gradimento su altri nomi di esterni. Alla fine, il governatore potrebbe affidarsi all’uomo di cui si fida di più: il suo capo di gabinetto, Chiaro, che gli dà anche garanzie di esperienza. L’altra ipotesi più probabile riguarda la tempistica: il governo regionale, in settimana, dovrebbe limitarsi alla scelta del ragioniere generale. Rinviando il resto del “risiko” dei direttori generali (che potrebbe coinvolgere anche un’altra big, Sara Barresi, piuttosto in ombra al Territorio e Ambiente) a settembre.

Twitter: @MarioBarresi

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