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Ue, in contatto con vari Stati su caso Aquarius

Di Redazione |

BRUXELLES – Sul caso dell’Aquarius, “la Commissione Ue è in contatto con un numero di Stati membri, che ci hanno contattato”, per la suddivisione dei migranti, e quindi i Paesi cui destinarli. “Come abbiamo fatto per casi precedenti, siamo pronti a prestare il nostro pieno sostegno e peso diplomatico, per una rapida soluzione”. Così Tove Ernst, una portavoce dell’esecutivo comunitario, senza precisare quanti e quali siano i Paesi con cui la Commissione è in contatto. La Commissione Ue aiuta a coordinare i Paesi ma non ha competenza per individuare il porto di sbarco della nave.

 

Sbarcare i migranti salvati da nave Aquarius in Gran Bretagna? “Non sta alla Commissione Ue valutare. Si tratta di legge internazionale”. Così una portavoce della Commissione Ue per la Migrazione, Tove Ernst, a chi chiede di commentare l’affermazione del ministro dei trasporti e infrastrutture Danilo Toninelli, secondo il quale, visto che l’ Aquarius batte bandiera di Gibilterra, dovrebbe essere il governo britannico a farsi carico dei migranti a bordo. Parlando in linea generale, la portavoce ha detto: “In teoria è possibile che la bandiera della nave che ha condotto il soccorso possa essere considerata un luogo potenziale per lo sbarco, ma questo potrebbe non essere poi possibile nella pratica”, anche perché “ci sono molti parametri da prendere in considerazione” e “ogni caso è diverso”.

 

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