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Esondazione del fiume Ippari: «Ricostituiremo l’argine di Buffa»

Di Giuseppe La Lota |

Secondo indiscrezioni, per rimettere in sicurezza gli argini del fiume occorrerebbe una somma di circa 30 mila euro. “Un grande risultato viene ottenuto per merito dei produttori e di chi li ha sostenuti”- hanno commentato Francesco Aiello e Angelo Migliore (quest’ultimo del Movimento diritti degli agricoltori). Un risultato che ha fatto partire ringraziamenti ufficiali nei confronti di Dario Cartabellotta, dei funzionari della Provincia e di tutti gli enti sopra citati che hanno affrontato il caso. La somma necessario dovrebbe essere stanziata dall’Aziende foreste demaniali tramite il dirigente Vincenzo Arcadipane.

Il problema del fiume Ippari è sorto dopo le grandi piogge del mese di gennaio 2017. Un ruolo fondamentale lo ha avuto la Provincia regionale, quando dopo il primo incontro chiese alla Regione Sicilia di avviare la procedura di “somma urgenza” per riparare i danni all’argine destro del fiume Ippari dopo gli eventi calamitosi di inizio anno che hanno danneggiato pesantemente diverse aziende agricole. Una decisione scaturita dalla conclusione dell’incontro svoltosi presso la Sala Giunta del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, convocato dal Commissario straordinario Dario Cartebellotta. La riunione, presieduta dalla dirigente Lucia Lo Castro su delega del Commissario, si è resa necessaria per individuare la procedura più veloce per pervenire alla riparazione dell’argine destro del fiume Ippari, ricadente all’interno della riserva naturale orientata “Pino d’Aleppo”, prima del ritorno delle piogge stagionali. L’abbondante acqua caduta venerdì scorso, in verità stava cominciando a fare preoccupare di nuovo. Alle riunioni hanno partecipato diversi agricoltori dell’Ipparino, accompagnati dall’ex assessore regionale all’Agricoltura Francesco Aiello, nonché l’assessore ai lavori Pubblici del Comune di Vittoria Paolo Nicastro, i rappresentanti del Genio Civile di Ragusa e dell’Azienda Forestale, i dirigenti Carlo Sinatra, Vincenzo Corallo e il direttore della Riserva Carolina Di Maio del Libero Consorzio comunale di Ragusa.

Adesso sarà una corsa contro il tempo per riparare il danno ed evitare che diventi più grande prima che arrivi la stagione delle piogge, largamente anticipata dal maltempo di venerdì scorso che ha generato allarme non solo per l’Ipparino ma anche per tutte le aree a rischio della provincia.

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