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L’ultima bomba d’acqua? «Danni per oltre 7 milioni»

Di Giuseppe La Lota |

Un atto dovuto, ma senza la convinzione che lo stato di calamità, anche se riconosciuto, arriverà in tempi rapidi. Cinque anni sono passati, infatti, dal ciclone Athos che ha devastato l’agricoltura iblea, ma ancora dalla Regione non è arrivato un centesimo di indennizzo. “Purtroppo l’iter è questo- afferma Cunsolo allargando le braccia- avremo un incontro con l’assessore all’agricoltura per riferire di quanto è successo. In questo periodo particolare nessuno dirà di no. Il prossimo governo si farà carico dei danni causati dalla pioggia, ma dobbiamo registrare che gli agricoltori aspettano ancora il pagamento dei danni Athos da 5 anni”.

La Coldiretti, però, invita chi ha subito veramente dei danni, principalmente nella zona di Santa Croce, dove ettari di serre sono state sommerse dall’acqua, subendo gravi lesioni alle infrastrutture e alle colture in produzione, ben oltre i 7 milioni di euro, a presentare le domande di indennizzi con corredo di documentazione fotografica. Dopo gli ispettori effettueranno i sopralluoghi tra Scoglitti e Scicli, epicentro Santa Croce. Una volta accertato il danno, si entra nella corsia della speranza, ma chi dall’agricoltura trae l’unica fonte di reddito come farà?

La bomba d’acqua ha colpito le serre di Santa Croce Camerina provocando la distruzione di pomodori, zucchine, fiori e stelle di Natale. “La pioggia caduta è stata davvero impressionante e il 60 per cento delle aziende di Santa Croce ha subito danni”, sostiene Massimo Catalano, presidente della Sezione Coldiretti della cittadina ragusana.

Andrea Nicosia, presidente del Consiglio comunale e candidato all’Ars, mette le mani avanti: “Speriamo che non si ripeta lo stesso copione Athos. Di fronte alla forza della natura poco si può fare, ma di sicuro si può dare un aiuto economico agli imprenditori colpiti, affinché possano rimettere in piedi aziende costruite negli anni col sacrificio e il sudore della fronte. L’operato della Giunta regionale uscente, però, ci ha portato a pensare che anche questa, che dovrebbe essere ordinaria amministrazione, abbia un che di miracoloso. Vittoria, infatti, e con essa buona parte della fascia trasformata ragusana, attende ancora di essere ristorata dai danni del ciclone Athos che si è abbattuto sulla Sicilia nel 2012 lasciandosi dietro una scia di devastazione”.

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