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Chiaramonte, i gemelli Cutello "geni" del jazz ospiti di Fiorello a Viva Radio 2

Giovanni e Matteo in grande evidenza nel programma più visto della mattina

Redazione La Sicilia

12 Marzo 2024, 16:43

Gemelli Cutello

Che bel risveglio oggi per la provincia di Ragusa. Con i fratelli gemelli Giovanni e Matteo Cutello ospiti di Viva Radio 2, il programma esplosivo condotto su Rai 2 da Fiorello oltre che da Maurizio Casciari e Fabrizio Biggio. I Cutello brothers hanno avuto modo di dare fondo, per qualche minuto, al loro repertorio, dimostrando la propria personalità musicale che è stata molto apprezzata dai presenti oltre che dal pubblico a casa.

"I due più grandi jazzisti del futuro sono siciliani e sono gemelli". Lo aveva già detto, anni fa, Renzo Arbore, che, non perdendo la sua anima da talent scout, aveva battezzato al palco nel suo ultimo concerto a Ragusa i gemelli Cutello, ovvero i due musicisti Giovanni e Matteo Cutello. Venticinque anni, di Chiaramonte Gulfi, i due avevano suonato con lo showman “Mamma mi piace il ritmo”. E anche se la canzone racconta ironicamente di un ragazzo che dice “Non ha voglia di studiar…e tutto il dì vorrei cantar”, i due Cutello hanno studiato eccome.

Naturalmente il jazz - conditio sine qua non per suonare col maestro Arbore – e in particolare il sassofono Giovanni  e la tromba Matteo dall’età di 7 anni. Il loro naturale talento si rivela immediatamente, tanto da consentire loro di partecipare già dall’età di dieci anni ai seminari e alle jam session che si svolgevano nell’ambito del Vittoria Jazz Festival di Francesco Cafiso. Proprio durante una di queste jam catturano l’attenzione di Enrico Rava da cui sono considerati oggi, tra i maggiori talenti del jazz italiano. Notati e considerati, hanno la possibilità di suonare nell’ambito dei vari festival e seminari da loro frequentati con numerosi musicisti di caratura internazionale, tra cui Bob Mintzer, Steve Swallow, Adam Nussbaum, Giovanni Mazzarino, Francesco Cafiso, Dino Rubino, Rosario Bonaccorso, Dado Moroni, Gegè Telesforo, Stefano Bagnoli, Roberto Gatto.