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Ragusa, a Ibla solo sei iscritti per la nuova prima elementare. Il rischio è che non parta

L'assessore alla Pubblica istruzione Pasta: "Non è ancora detto, stiamo cercando di scongiurare il peggio"

Redazione La Sicilia

27 Marzo 2024, 13:27

Scuola Ibla

Solo sei iscritti - ad oggi - alla prima elementare di Ibla per il prossimo anno scolastico. Rischio che la classe non parta? Ancora presto per dirlo. Per il Comibleo, che segnala la circostanza e paventa il rischio, tanti i punti di domanda, ma l’assessore alla Pubblica istruzione Catia Pasta allontana le nubi: «La scuola e i suoi alunni sono priorità». Il Comibleo ritiene indispensabile attuare un nuovo modello di sviluppo qualitativo che coinvolga la direzione didattica, il Comune, le organizzazioni sindacali e professionali, gli enti pubblici, privati ed economici del territorio, che vedono prioritario il potenziamento dell’istituzione scolastica del quartiere antico.

Così Franco Mallia dal comitato: «Già con i lavori in corso per l’adeguamento antisismico ci sono modifiche alla routine di sempre, con le lezioni dirottate su piazza Pola, si aggiunga la mancanza della scuola media da tre anni, il rischio di non attivare la prima classe deve essere scongiurato. La questione l’abbiamo rappresentata all’amministrazione comunale, si dovrebbe trovare un qualcosa per rendere più attrattiva la scuola».

L’assessore al ramo, Catia Pasta, conferma la disponibilità al dialogo: «Ad oggi non si sa se la classe sarà attivata, perché devono assegnare l’organico. È presto per dirlo, si devono considerare anche le iscrizioni tardive. Una cosa è certa, chi non scrive i bambini a Ibla perde un’occasione. Inviterei a non creare allarmismi, intanto, perché l’impegno e l’interesse a mantenere questa realtà c’è. Questa scuola lavora tanto e bene, con progetti molto interessanti. Dire altro è prematuro».
«Sono sempre aperta al confronto - assicura Pasta - le mamme lo sanno, ne abbiamo discusso. Per fare le cose ci vogliono tempo e risorse, capisco che le attese non sempre sono semplici da gestire, ma ad oggi non posso dire niente di più se non che la scuola di Ibla è una scuola bellissima, in cui i bambini lavorano bene, in un bel contesto. Non a caso, l’amministrazione sta investendo anche coi lavori di cui si è già detto, non è nostro interesse che l’istituto vada a morire. Mi impegnerò a capire come agevolare le iscrizioni su Ibla».
Santi Tiralosi del Centro commerciale naturale Antica Ibla ritiene, anche in quest’ottica, importante pensare a delle politiche residenziali mirate: «Ho appreso di sconti su Tari e altre tasse comunali, questa è la direzione giusta. È tutto un proliferare di b&b, c’è bisogno di altro».
Dietro alla questione formativa, anche quella abitativa, col quartiere antico che tende a svuotarsi via via, con conseguenze anche tra i banchi. Per l'avvocato Giuseppe Lizzio, l'assenza di un parcheggio multipiano, le difficoltà a programmare il ‘dopo Montalbano’ alla base della ‘fuga’ da queste viuzze.
«A Marina di Ragusa non si sa più dove mettere alunni in costante aumento - riferisce - a Ibla il problema è l’opposto. In generale, serve rendere attrattivo un quartiere che pullula di ‘vendesi’, dove mancano ormai pure il panificio e il macellaio».