Ispica, vendita di una casa all'asta: momenti di tensione in via Pellico
Il 53enne inizialmente non voleva saperne di lasciare l'immobile. Poi, ha desistito dalla sua protesta
Anche ad Ispica è stato nuovamente scritto un altro capitolo del tristissimo fenomeno della vendita all’asta di case di civile abitazione e delle drammatiche conseguenze dello sfratto subìto dai proprietari originari. Nella mattinata di oggi, nella parte alta di via Silvio Pellico, si sono vissuti momenti di forte tensione per il rifiuto di un cinquantatreenne di abbandonare l’immobile che era di sua proprietà e che è stato venduto all’asta nei mesi scorsi.
Oggi scadeva il termine dei trenta giorni che erano stati concessi alla famiglia di lasciare l’appartamento dopo lo svolgimento della procedura d’incanto e di potersi trasferirsi altrove. Ma l’uomo si è chiuso in casa manifestando nettamente il proposito di non volere lasciare l’immobile, considerando la vendita all’asta e lo sfratto conseguente delle soluzioni tanto drastiche quanto, a suo dire, fortemente ingiuste. Con lui l’ultimo dei suoi figli poco più che ventenne che comunque entrava e usciva dall’appartamento. Sul posto si sono subito concentrati vigili del fuoco, carabinieri, polizia e polizia municipale che hanno dialogato a distanza con il protagonista di questa ennesima e toccante vicenda umana. Solo nella tardissima mattinata l’uomo si è convinto del fatto che l’unica cosa che gli restava da fare fosse quella di lasciare la casa, evitando così ulteriori provvedimenti a suo danno. È così uscito del tutto spontaneamente e grazie alla pazienza e all’approccio umano delle forze dell’ordine. Sul posto tanti i curiosi, richiamati soprattutto dalla presenza, che non poteva passare inosservata, dei tutori dell’ordine e dei loro mezzi.